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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 28/03/2009 | AMBIENTE
COPERSALENTO | Ora si pensa alla salute dei cittadini di Maglie e dei paesi limitrofi
Il Pd: «Il sindaco di Maglie deve dimettersi».
Questa la richiesta avanzata dai parlamentari
«Copersalento: la salute dei cittadini e i conflitti d'interesse». Questo il tema trattato nella mattinata di oggi in conferenza stampa. Presenti diversi parlamentari del Pd che hanno illustrato le loro intenzioni e le prossime mosse che verranno intraprese.

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MAGLIE | Si è svolta nella mattinata di oggi, poco dopo le 11.30 presso il Coordinamento provinciale del Partito Democratico in Via Tasso 9 a Lecce, una conferenza stampa su «Copersalento: la salute dei cittadini e i conflitti d'interesse». All'incontro hanno partecipato Salvatore Capone, Segretario provinciale Partito Democratico, Antonio Maniglio, Presidente del Gruppo Pd Regione Puglia Raffaele Cesari, Segretario circolo PD a Maglie, Nicolino Sticchi, Presidente Commissione Ambiente Provincia, Eldorado Santoro, Sindaco di Cursi e Gianna Capobianco, Assessore provinciale. Si è parlato infatti del futuro ambientale della città di Maglie e dei paesi limitrofi. Un tema che viene ormai trattato quotidianamente dai mass-media.

«Il sindaco di Maglie si deve dimettere per un evidente e documentato conflitto di interessi. Questo spiega una lunga catena di omissioni non accettabile da parte di chi, in quanto principale autorità sanitaria, doveva vigilare sulla situazione dell’ambiente e sulla salute delle persone». Questo è quanto è emerso in conferenza stampa questa mattina. «L’atteggiamento da ingenua Biancaneve che nulla sa, che attende di essere informato e per questo non muove un dito, è gravemente offensivo verso i cittadini di Maglie e dell’hinterland.

È la storia che si ripete: tra la famiglia Fitto e l’azienda, nata come Ol.sa. e via via diventata Copersalento, c’è un filo ininterrotto di interessi economici e ruolo ambiguo delle istituzioni che ha arrecato solo danni alla comunità magliese. Le dimissioni del sindaco sarebbero un atto doveroso, sotto l’aspetto etico e politico, per dare alla città di Maglie un primo cittadino in grado di difendere i suoi concittadini dalla protervia di Copersalento, anche in vista delle prevedibili richieste di risarcimento danni che saranno avanzate da aziende della zona, e da singoli cittadini, che sono state colpiti dall’emergenza sanitaria venuta alla luce in questi giorni.

In conferenza si è parlato dei danni alla catena alimentare, secondo punto all'ordine del giorno. «E proprio questo è il punto che intendiamo sottolineare. Siamo nella fase in cui è accertato un danno alla catena alimentare. Non un indistinto rischio ambientale ma, appunto, un acclarato e grave inquinamento dell’area circostante la Copersalento che comporterà abbattimento di animali, prodotti caseari e agricoli da distruggere e smaltire, un disastro annunciato.

Il Pd chiede ad Arpa, Asl e Provincia - il cui lavoro ha consentito di far emergere e documentare gli effetti inquinanti dell’attività di Copersalento- di accelerare verifiche e controlli in modo da mettere un primo punto fermo sui livelli di inquinamento e sui loro effetti sul territorio. E se a tal fine è necessario effettuare, anche nell’area interna all’azienda, una serie di carotaggi nel sottosuolo è bene procedere con determinazione. Le notizie di questi giorni confermano la giustezza delle posizioni assunte qualche mese fa dal circolo di Maglie e dal coordinamento provinciale del Pd sulle emissioni di diossina. Anche allora il commento interessato del sindaco fu quello di denunciare inutili allarmismi. Il Pd - al contrario - ripropone la domanda fondamentale: quanti e quali danni ha provocato un impianto produttivo obsoleto nel corso degli anni? E quanti e quali controlli, e con quali tecnologie, sono stati effettuati nel tempo per verificare il rispetto delle norme in materia di emissione di diossine?».

«Massima celerità da parte di Arpa», questo il terzo puntro. «La richiesta dell’azienda di riattivare gli impianti è un ulteriore prova di arroganza e rasenta la provocazione, soprattutto dopo la revoca - da parte della Provincia di Lecce - dell’autorizzazione ordinaria che consentiva il coincenerimento di vari combustibili tra i quali il Cdr. La prima esigenza, oggi, di fronte alle legittime preoccupazioni dei cittadini, è quella di monitorare il territorio, certificare i livelli di inquinamenti e procedere alla bonifica delle zone colpite.In tal senso sollecitiamo la massima celerità, soprattutto da parte dell’ARPA, a completare le analisi dei campioni contenenti la diossina per definirne la tracciabilità. Ma nel frattempo chiediamo a tutti gli enti competenti di attivarsi, in nome del principio di precauzione, per non consentire la riattivazione degli impianti».

A conclusione, i presenti hanno illustrato le iniziative da intraprendere. «Il Pd, infine, intende muoversi su più livelli. Anzitutto quello politico, per sensibilizzare i cittadini e costruire un movimento che abbia al centro l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, la difesa dell’ambiente, il risarcimento per quanti hanno subito danni dall’inquinamento del territorio.A livello istituzionale i consiglieri regionali del Pd chiederanno la convocazione congiunta delle commissioni ambiente e sanità della regione per una audizione pubblica di Arpa, Asl Lecce, assessore alla sanità e assessore all’ambiente. Quanto al ruolo della magistratura è l’unico punto su cui siamo d’accordo con il Sindaco di Maglie. È bene accendere i riflettori su Copersalento perché non ci sia la minima ombra sia rispetto a possibili reati ambientali che a modifiche inerenti il capitale sociale che, per quanto legittime, potrebbero apparire finalizzate - dato il contesto - a mettere al riparo l’azienda da eventuali azioni risarcitorie che potranno essere attivate da imprese e cittadini danneggiati da parte di Copersalento».

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