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LECCE | Ieri è giunta la notizia dello stanziamento di soli cinque milioni di euro da parte del Governo per sostenere il Tac salentino. «Il centrodestra ha gioito senza però considerare che il Governo Prodi aveva messo a disposizione ben venti milioni di euro, con l’accordo di programma sottoscritto il 1 aprile 2008, per il rilancio effettivo dell’intero comparto, come ha sottolineato anche l’onorevole Teresa Bellanova». Sono le parole di Loredana Capone che interviene dopo aver appreso la notizia dei tagli ai fondi per le aree svantaggiare e per il Tac salentino imposti dal Governo. «Un colpo duro per le imprese e i lavoratori travestito da grande e positiva notizia».
«Questa mattina ho incontrato, insieme al sindaco Antonio Musarò, un centinaio di lavoratori del calzaturificio Adelchi di Tricase che proseguono nella loro protesta. I 338 dipendenti saranno in cassa integrazione fino al 13 giungo con la promessa di essere reintegrati subito dopo. La Adelchi in questi giorni ha però smantellato due delle sei catene di lavorazione. Una mossa che ha sorpreso e gettato nello sconforto i lavoratori che vedono questa iniziativa dell’azienda come un segnale chiaro del prossimo licenziamento. I lavoratori chiedono adesso un incontro con il Prefetto e cercano garanzie sul loro reintegro. La crisi si legge sui visi di quei lavoratori, dei pensionati, dei precari e dei giovani. Il momento difficile dell’economia nazionale coinvolge soprattutto il mezzogiorno e anche la nostra provincia. Il premier Silvio Berlusconi continua a sostenere come la crisi non sia cosi grave e invita, con una battuta, i licenziati a trovarsi qualcosa da fare e a non restare con le mani in mano. Le risposte del Governo non sembrano sufficienti a fronteggiare una situazione che per le imprese e le famiglie sta diventando drammatica».
«I dati e le previsioni negative di Istat, Centro studi di Confindustria e Ires-Cgil, tra gli altri, sono però eloquenti. Inoltre - prosegue Loredana Capone - nella sola provincia di Lecce nel 2008, secondo i dati forniti da UnionCamere, a fronte di 6203 nuove aziende iscritte al registro delle imprese si sono avute ben 6425 cessazioni. Un saldo negativo, dunque, di oltre 200 aziende che relegano la nostra provincia al penultimo posto della classifica nazionale. E il Governo cosa fa? Grazie alle pressioni della Lega destina altrove i Fondi per le aree svantaggiate (FAS). I 53,7 miliardi di euro che la delibera Cipe 166 del dicembre 2007 attribuiva al Mezzogiorno sono decurtati oggi a 21,8 miliardi con le evidenti ricadute che chiunque può immaginare. E il ministro Raffaele Fitto e i parlamentari salentini di centro destra dove erano quando il Governo tagliava i fondi Fas e il sostegno al Tac?».
«Le lamentele e la rabbia però non servono per affrontare la situazione. Gli enti locali, ulteriormente penalizzati da consistenti tagli, di fronte ad una crisi internazionale e ad un orientamento preciso del Governo possono solo provare a mettersi insieme e fare sistema. Perché la crisi c’è e si vede e l’unico modo che abbiamo per affrontarla è quello di continuare a fare le cose, rinsaldare il rapporto tra gli enti e le imprese, tra gli operatori turistici e le università e guardare avanti con coraggio, puntando ad attrarre nuovi investimenti che immettano risorse nel mercato e consentano così nuova occupazione. Le imprese, dal canto loro, - conclude hanno bisogno di affrontare la sfida con la continua formazione e riqualificazione dei propri dipendenti, scommettendo anche sui giovani e sulle figure professionali che le nostre Università e i Master d’eccellenza sfornano, puntando sulla qualità, sul marketing e sull’internazionalizzazione dei mercati».