MAGLIE | Il Tar di Lecce ha rigettato la richiesta di istanza cautelare, avanzata dalla società Copersalento, di sospensione del provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività di recupero energetico in regime di procedura semplificata emanato dalla Provincia di Lecce. La notizia è stata resa nota dall'assessore provinciale all'Ambiente, Gianni Scognamillo, che la commenta a margine, con soddisfazione: «Esprimo grande soddisfazione per quanto emerso dall’ordinanza del Tar di Lecce - sottolinea l'assessore - per quanto attiene alla vicenda della Società Copersalento sia, per la delicatezza della questione ambientale connessa alla tutela della salute, sia perché conferma il corretto operato della Provincia di Lecce».
Com'è noto, infatti, la vicenda risale al 13 marzo scorso, quando il dirigente del Servizio rifiuti scarichi ed emissioni della Provincia di Lecce disponeva, nei confronti della ditta Copersalento, il divieto di prosecuzione dell’attività di recupero energetico in regime di procedure semplificata. Il provvedimento veniva adottato a seguito del rapporto di prova trasmesso dall’Arpa Puglia dal quale era emerso un superamento di otto volte del limite di emissione di diossina.
La Copersalento, avverso il provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività, proponeva ricorso al Tar, chiedendone la sospensiva con un unico e articolato motivo di ricorso in cui veniva eccepita l’erronea applicazione del decreto legislativo 133/2005, nonché la contraddittorietà dell’azione amministrativa.
In particolare, la Copersalento ricorrendo al Tar aveva richiesto la sospensiva e ha sostenuto di non aver svolto l’attività di recupero in regime di procedura semplificata, ma di aver utilizzato solo biomasse con la citata autorizzazione ministeriale, soggetta ai limiti del decreto legislativo 152 del 2006.
Il Tar di Lecce, non ha, però, accolto il ricorso e i motivi della Copersalento e, partendo dalla considerazione che la stessa ricorrente ha affermato in ricorso e cioè la non efficienza dell’impianto, ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento impugnato.
Inoltre, in virtù del principio comunitario di precauzione, prendendo comunque atto del superamento dei limiti previsti dalla normativa, ha rigettato la richiesta per evitare che la riattivazione dell’impianto e la conseguente produzione di energia producessero l’immissione di sostanze nocive sull’ambiente.
L'operato della
Provincia, dunque, secondo lo stesso assessore all'Ambiente, sarebbe
corretto, proprio sulla base di quanto stabilito dal Tribunale
amministrativo regionale. Nei cittadini, non si può dimenticare, la
preoccupazione nei giorni scorsi a seguito del rinvenimento di valori
alti di diossina nel latte e nella carne nei controlli di Maglie e
Cursi.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA | Soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino: «Esprimo soddisfazione per l’ordinanza con cui il Tar di Lecce - sottolinea Pellegrino - provvedendo sul ricorso di Monteco Srl ha rigettato la richiesta di sospensione di un mio provvedimento contingibile ed urgente nella delicatissima materia dello smaltimento dei rifiuti nel territorio provinciale. Come già era avvenuto nell’estate del ‘97 sul ricorso dell’Ato Le/3.
Allora l’onorevole Fitto ritenne che il mio provvedimento tendesse a favorire l’interesse di Monteco. Oggi monteco si ritiene lesa da una mia scelta e la impugna innanzi al Tar. In entrambi i casi all’esame cautelare del giudice i miei provvedimenti sono risultati legittimi.
Mi auguro che di ciò l’onorevole Fitto voglia prendere e darmi atto. L’occasione mi è utile per esprimere il mio apprezzamento per l’ opera dell’assessore Gianni Scognamillo, dell’ingegnere Dario Corsini e di tutto il personale del servizio Rifiuti di questa Provincia.
Eravamo a rischio di avvitarci verso una situazione Campana, se ciò finora non è avvenuto lo si deve anche all’impegno quotidiano dell’assessore, del dirigente e dei funzionari di questa Provincia.
Il mio augurio ragionevole e che entro la fine dell’anno ogni pericolo di crisi ambientale possa essere definitivamente scongiurato».