UGENTO | Ruba la borsetta, coi documenti, il cellulare, e il postepay e una felpa che stavano all'interno dell'abitazione di una signora, praticamente sull'uscio della porta di casa. E così un giovanissimo, ancora minorenne, è stato arrestato. È successo questa mattina ad Ugento, che un giovane 14enne studente dell'alberghiero si è introdotto all'interno di un appartamento per realizzare un furto.
Appena entrato dentro, fatti pochi metri dalla porta d'ingresso, lo studente ha afferrato una borsetta e una felpa che si trovavano lì a pochi metri, e poi è fuggito via. La donna, una signora di 45 anni, divorziata e con due figli, si era recata, come faceva abitualmente, a casa della zia per sbrigare alcune faccende domestiche.
Appena entrata nella hall, la prima cosa che ha fatto è stata quella di poggiare sul ripiano di un mobile che si trova all'ingresso la borsa e una felpa.
Dopo aver socchiuso la porta, la donna è andata nel giardino che si trova sul retro dell'abitazione, e ha cominciato a sbrigare le faccende di casa. La proprietaria dell'appartamento, invece, era in soggiorno e stava chiacchierando con alcune amiche. Nel frattempo, il 14enne, dopo essersi avvicinato all'interno dell'appartamento, approfittando del fatto che non ci fosse nessuno, ha spinto la porta e si è introdotto nella hall, dov'era stata depositata la borsa.
L'ha presa, e con sé pure la felpa, che ha poi portato via dandosi alla fuga. Pare che il ragazzo non fosse solo. Vicino a lui, infatti, c'erano altri due coetanei, che però pare fossero all'oscuro delle sue intenzioni. Ma che poi sono stati arrestati, dopo averne accertato le responsabilità. Quando la donna, poco dopo, è rientrata in casa dal giardino, si è accorta che la sua borsa non c'era più, né tantomeno la felpa. E così è uscita in strada e ha cominciato a guardarsi intorno.
Avvicinata da una signora, la 45enne ha spiegato tutto, dicendo di essere stata vittima di un furto. A quel punto, sono stati allertati gli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano, diretti dal vice questore Giovanni Bono.
Gli agenti di polizia, per prima cosa, hanno ascoltato le testimonianze di certe persone che si trovavano lì vicino, e che nel frattempo si erano avvicinati dicendo di aver visto un gruppetto di adolescenti fuggire.
Raccolti tutti gli indizi, i poliziotti si sono messi al lavoro e hanno cominciato a setacciare tutta la città, forti del fatto che i ragazzi si fossero allontanati presumibilmente a piedi. Parallelamente, anche un testimone assieme alla 45enne si sono messi alla ricerca dei giovanissimi.
Che sono stati trovati in una manciata di minuti in via Guglielmo Marconi. Il 14enne autore del furto, vistosi alle strette, aveva gettato la borsetta in una casa in costruzione che si trova sulla stessa via. Ma quando i poliziotti l'hanno fermato stava maneggiando qualcosa, nel tentativo di nasconderla. Era il cellulare, che aveva tirato fuori dalla borsa prima di lanciarla via. Cellulare, che il 14enne aveva nascosto nei pantaloni.
Quando i poliziotti hanno recuperato la borsa, dall'interno mancavano un anello (che il giovane aveva nascosto negli indumenti delle parti intime), e la tessera sanitaria del figlio, così come la carta prepagata postepay, sei euro e un pacchetto di sigarette. Ora, il minorenne è stato arrestato.
A quanto è dato di sapere, martedì scorso, si sarebbe incrociato con la signora vittima del furto. Pare che dopo essere entrato in casa, se l'è trovata davanti e per evitare l'imbarazzo ha fatto finta di chiedere informazioni.