Data pubblicazione: 09/07/2008 | ATTUALITÀ
Nuove licenze in arrivo per la vendita di bevande e alimenti nella stagione estiva
Gallipoli, aumentano le licenze per la vendita di alimenti e bevande. Il sindaco Giuseppe Venneri e il dirigente Patrizio Giannone, adottano un'ordinanza che ridetermina i criteri. Le nuove licenze sono 77, 65 per il centro storico.
di Ilaria Greco
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI (dalla nostra corrispondente)</strong> | Aumentano le autorizzazioni
per la vendita al pubblico di alimenti e bevande. L’ordinanza 378
firmata dal sindaco della città <strong>Giuseppe Venneri</strong> e dal
dirigente al ramo, <strong>Patrizio Giannone</strong>, ha rideterminato i criteri ed i
parametri numerici delle licenze per la somministrazione al pubblico
di alimenti e bevande. Le autorizzazioni salgono, così, a
quota 386, ben 77 nuove autorizzazioni rispetto a quelle precedenti
di cui 65 saranno rilasciate tra centro storico e borgo, 5 nelle
periferie e 7 nelle marine.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Così come viene indicato
nell’ordinanza, si tratta di un incremento che ha rimosso ulteriori
limiti e prescrizioni restrittivi della concorrenza riguardo proprio
alla tipologia delle licenze in oggetto e che ha visto l’appoggio
anche dal Tar di Milano nello scorso novembre e dal Garante della
concorrenza e del mercato che si è espresso per una visione
non restrittiva e quindi competitiva a livello di mercato, per la
somministrazione di alimenti e bevande. Il Comune di Gallipoli già nel
2002 si era dotato di uno studio programmatico in questo settore ma
non rispondeva pienamente né alle condizioni economico-sociali
del territorio, né alle disposizioni del decreto Bersani che
nel marzo 2007 aveva emanato l’ordinanza 62 riguardante
l’estensione della concessione di tali licenze con un incremento
del 20 per cento.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">«L’ordinanza – ha commentato
il primo cittadino – risponde a precisi parametri nell’offerta
dei servizi che una città turistica come Gallipoli deve poter
soddisfare, soprattutto durante la stagione balneare, quando la
popolazione si quintuplica. L’atto in questione è stato
calibrato alle esigenze turistico-commerciali della città, per
garantire in pieno lo sviluppo di tutte le potenzialità del
settore commerciale, che da sempre rappresenta forza trainante per
l’economia cittadina. Il tutto senza dimenticare che la libera
concorrenza è una garanzia per il cittadino, perché
spinge necessariamente gli operatori commerciali a migliorarsi e ad
offrire servizi sempre più vantaggiosi al cliente, sia
qualitativamente che quantitativamente, con notevoli benefici anche e
soprattutto nella calmierazione dei prezzi».</p>