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GALLIPOLI | «Il fatto non sussiste», e il giudice proscioglie gli imputati accusati di truffa ai danni del Comune. È quanto ha stabilito il giudice per l'udienza preliminare, Nicola Lariccia, che ha prosciolto gli altri due imputati coinvolti nella vicenda legata all'assenteismo che ha visto impegnati in un'inchiesta i carabinieri della Compagnia di Gallipoli.
I dipendenti del Comune Vincenzo Schirosi (che era assistito dal legale Pompeo Demitri), e Giorgio Barba (assistito invece dall'avvocatessa Antonella Russo), proprio nell'udienza di ieri mattina sono stati prosciolti dall'accusa. Fondamentale per ricostruire la verità è stato il supplemento istruttorio disposto dal magistrato (con l'ascolto della dottoressa Silvia Marra, responsabile del dipartimento risorse umane del Comune), che ha mostrato come la mancata registrazione dell'entrata dei dipendenti in uno dei giorni monitorati dai carabinieri fosse riconducibile ad anomalie nel sistema di rilevazione delle presenze.
E con la formula «il fatto non sussiste», il giudice ha prosciolto i due impiegati, che ora dovranno essere riabilitari. L'avvocato Pompeo Demitri sottolinea che «l'assenza era ancorata a rilievi oggettivi, ed è rimasta, dunque, indimostrata e semplicemente supposta». Poi insiste sulla rilevanza della notizia, al quale chiede di dare risalto: «Vi chiedo di dare alla notizia il debito risalto, anche per il modo e per il rilievo che la moda del momento ha indotto sulla narrazione dei fatti di cronaca.
Come accade ormai sistematicamente nella cronaca giudiziaria, l'esistenza stessa del processo ed un'attenzione mediatica patologica avevano ingiustamente messo in ombra la reputazione e l'onorabilità pubblica che devono ora essere restituite a questi lavoratori».