Data pubblicazione: 09/07/2008 | INTERVENTI
Lorenzo Ria (Pd) sul lavoro per la manovra finanziaria: «Ci sono molti emendamenti»
«Siamo al marasma istituzionale, che offende il Parlamento e umilia la stessa maggioranza». Lorenzo Ria (Pd), punta il dito contro il centrodestra del Governo nazionale. «Più emendamenti arrivano dalla maggioranza. C'è frattura».
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Il deputato del Partito democratico,
Lorenzo Ria, sottolinea in un suo intervento come la politica
nazionale sulla manovra finanziaria sia fatta soprattutto di
emendamenti che arrivano dalla stessa maggioranza di centrodestra.
Una situazione, fa capire, inaccettabile che «umilia» la
funzione stessa che il Parlamento, il suo ruolo istituzionale. E si
interroga: «Come fa una maggioranza a presentare mille
emendamenti al suo stesso Governo rispetto all'opposizione che ne
presente solo centocinquanta?».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>L'INTERVENTO DI LORENZO RIA</strong> | «È
uno stato di confusione, se non di marasma, quello che si vive
all’interno delle Commissioni congiunte Finanze e Bilancio, riunite
per istruire la manovra finanziaria predisposta dal Governo. Il
marasma appare eclatante perché dei circa millecinquecento
emendamenti presentati al decreto legge, oltre mille sono della
maggioranza e centocinquanta, addirittura, del Governo.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Ciò vuol dire che il Governo,
nei nove minuti e mezzo di approvazione della manovra, è stato
del tutto irresponsabile. Prendersi nove giorni e mezzo, magari,
sarebbe stato meglio. I mille emendamenti della maggioranza, inoltre,
testimoniano una frattura col Governo che può avere
conseguenze inimmaginabili. L’eventuale voto di fiducia che il
Governo richiederà rappresenterà un vero e proprio atto
di asservimento della propria maggioranza.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Non è possibile che la
responsabilità di tutelare la dignità del Parlamento
ricada solo sulle spalle dell’opposizione. Chi ne ha il dovere, a
partire dai presidenti di Camera e Senato, non può far finta
di nulla».</p>