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LEVERANO | Arriva la condanna per Giuseppe Pinto, l'uomo che fu bloccato dagli agenti della polizia stradale a bordo del suo fuoristrada con un carico di droga. La notizia è di questa mattina, a conclusione del processo a rito abbreviato al quale l'uomo è stato sottoposto. Il gup del Tribunale, Maurizio Saso, ha addirittura aumentato la pena rispetto a quella richiesta dal pubblico ministero, il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini, che invece aveva chiesto otto anni.
Giuseppe Pinto, 40 anni, di Leverano, da un po' di tempo si era trasferito al nord, a Brescia, dove avrebbe voluto portare avanti un'attività commerciale di lavoro. Poi un giorno, di ritorno nel leccese, con appresso un carico di cocaina, fu scoperto e poi arrestato dagli agenti della Stradale durante il suo tragitto per tornare in città. Oltre a questo, Pinto dovrà sborsare una multa di circa 90mila euro.
Come si ricorderà, il 40enne fu bloccato proprio allo svincolo per la tangenziale. Durante i controlli, i poliziotti ne fecero un primo approssimato, poi un altro più preciso, e dopo aver scorto che accanto al sedile di guida, quello del conducente, c'era pure una dose di cocaina ed eroina, proseguirono oltre (http://lecce.reteluna.it/portale/articolo.php?code=2090).
Gli uomini del reparto operativo fecero un'approfondita perquisizione veicolare, e nel cruscotto trovarono tre involucri di cellophane sottovuoto, e lì 628 grammi di cocaina, e altri 420 grammi, 120 grammi, e un chilo e 168 grammi per 80 mila euro. L'uomo era difeso dall'avvocato Luigi Rella che invece aveva chiesto il minimo della pena.