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GALLIPOLI | Controlli del territorio, e la polizia denuncia due persone. Una per aver falsificato il contrassegno dell'assicurazione, cioè quello che viene esposto sul parabrezza e che per legge dev'essere ben visibile. L'altro, un uomo di origine siciliana, è stato denunciato perché aveva con sé illegalmente delle armi. È questo, in sintesi, il bilancio collezionato dagli agenti di polizia del Commissariato di Gallipoli, alle dipendenze del comandante del distaccamento, il vice questore Pantaleo Nicolì. Un'attività di controllo del territorio, mirata alla prevenzione dei furti, delle rapine, e alla sicurezza stradale.
La prima denuncia, nello specifico, riguarda un cittadino albanese di 25 anni, P.G., che è stato denunciato a piede libero, poiché ritenuto responsabile del reato di falsificazione materiale. Durante un controllo stradale, quando gli agenti gli hanno chiesto i documenti per attestare che fosse tutto in regola, oltre alla patente e alla carta di circolazione, hanno voluto vedere pure l'assicurazione che non fosse scaduta. E come si sa, per legge, nel cruscotto bisogna conservare il certificato di assicurazione, mentre sul parabrezza o sul lunotto, si deve esporre, ben visibile, il contrassegno, cioè quel tagliandino quadrato dov'è fra l'altro indicata la data di scadenza del contratto assicurativo.
Ma gli agenti, quando glielo hanno visto, hanno avuto qualche sospetto, perché hanno trovato qualche anomalia, e proprio sulla stampa della data di scadenza.
L'uomo, un extracomunitario, è stato dunque condotto presso il commissariato di Gallipoli, dove sono stati fatti ulteriori accertamenti. E durante l'esame dei documenti, i poliziotti hanno appurato che aveva modificato i caratteri del contrassegno assicurativo. Aveva modificato con un metodo artigianale, la data di scadenza, cambiandone i caratteri. Un metodo che gli agenti hanno definito «fai da te», proprio per via del posticipo della scadenza dell'assicurazione.
Che si tratti di un reato, non c'è dubbio. L'uomo aveva posticipato la scadenza dell'assicurazione. Un reato, del quale dovrà essere giudicato in tribunale.
Ma da Gallipoli non è tutto. Perché un'altra persona, questa volta di origine siciliana, è stata denunciata a piede libero, con l'accusa di possesso di armi e oggetti atti a offendere. Nei guai, dunque, è finito un uomo di origine siciliana, F.F., di 33 anni, con numerosi precedenti penali a carico.
L'uomo è stato notato, sempre durante i controlli, mentre circolava a bordo della sua autovettura, mentre con una manovra repentina, cercava di sottrarsi alla vista della pattuglia, che transitava a poca distanza da lui. Lo strano comportamento dell'automobilista ha portato gli agenti a effettuare un controllo, che poi ha avuto esito positivo.
A bordo dell'autovettura, infatti, c'erano un coltello di 20 centimetri e una mazza di mezzo metro, costruita artigianalmente. Il giovane, per questo motivo, è stato denunciato con l'accusa di porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere. Non solo. Per lui anche un provvedimento da parte del questore di Lecce, col quale gli è stato imposto un divieto di ritorno nel comune di Gallipoli.