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NARDÒ | In città la Polizia municipale è ai ferri corti con l'amministrazione. Anzi no, con l'Ufficio del personale. Tanto che ora, forse, si ricorrerà alla magistratura. Ma dall'amministrazione cittadina, il sindaco Antonio Vaglio quando l'ha saputo è quasi caduto dalle nuvole. Nel senso che si è dimostrato talmente disponibile ad ascoltare il corpo di polizia, che non comprende quali possano essere i motivi di un contenzioso. In pratica, il comandante del corpo d'ordine pubblico, il maggiore Cosimo Tarantino, rivendica per lui e tutti i suoi collaboratori, che il conteggio di certe festività (come Capodanno, Natale e Pasqua) fosse conteggiato a parte rispetto alle ferie ordinarie. E lo fa, anche in base alle regole previste nel Contratto collettivo del Comparto degli enti locali.
«Chiaramente mi riservo il diritto di organizzare il corpo di polizia in base alle esigenze del momento - spiega quando l'abbiamo raggiunto al telefono - Nel senso che, se a Capodanno c'è un mega concerto, siamo pronti tutti e trenta a rimanere al lavoro al servizio della città. Ma quando non ci sono manifestazioni particolari, in quel caso, è ingiusto pretendere che si rimanga tutti al lavoro».
Ma come viene avanzata questa pretesa? Tarantino guarda al passato, ad una situazione che, a suo dire, va avanti dal Duemila: «Quest'anno a Capodanno sono rimasto a casa, e quando ho fatto i calcoli dei giorni a mia disposizione per le ferie, mi sono accorto che, senza un minimo di preavviso, l'Ufficio del personale mi aveva sottratto quel giorno considerandolo giorno di ferie. Quando poi gli altri dipendenti del Comune stanno a casa».
Il corpo di polizia municipale, come si sa, lavora anche di domenica, e comunque durante i giorni feriali, con turni che vanno «non dalle 8 alle 14 - sottolinea Tarantino - come per gli altri dipendenti comunali, ma che durano pure tutta la sera». Ore in più che non sarebbero state riconosciute: «Non si può tagliare un giorno di ferie senza preavviso, e comunque da parte mia, avanzo certe ore da recuperare». Questo, dunque, è quanto sta alla base del contenzioso.
Ma ad inasprire di più la polemica, ci sarebbero, pare, alcune norme che l'Ufficio del personale avrebbe introdotto nella gestione del lavoro. Secondo Giovanni Barchetti, direttore generale del Comune di Nardò, ora occorrerà attendere un tavolo di concertazione. Tavolo tanto auspicato anche dal consigliere comunale dell'Udc, Mino Frasca, che esprime la sua solidarietà ai vigili urbani, che hanno dichiarato il loro stato di agitazione: «Non posso far altro che esprimerla - dice - dopo che gli stessi vigili hanno messo sotto accusa l'amministrazione comunale per la scarsa attenzione che la stessa riserva loro».
Il capogruppo consiliare, inoltre, si dice d'accordo a discutere delle situazioni di disagio all'interno di un Consiglio comunale monotematico: «Ci serve per discutere di quei problemi che ad oggi sono rimasti inevasi. Lo scontro in atto - prosegue ancora l'esponente Udc - non può non preoccuparmi, soprattutto perché il corpo dei vigili ha scelto di percorrere la strada giudiziaria per far valere le proprie ragioni, avendo visto nell'atteggiamento dell'amministrazione comunale un comportamento persecutorio nei loro confronti.
Le decisioni unilaterali adottate da parte dell'ufficio del personale del Comune senza che vi fosse stato un reale confronto, oltre ad essere lesive della dignità delle persone, mettono in evidenza una mentalità che mal si concilia con i principi della democrazia. Non si può mortificare il lavoro che viene svolto con scrupolo e serietà da parte di tutto il corpo dei vigili urbani e dal suo comandante. Ritengo necessario e urgente aprire un tavolo di contrattazione di cui si deve far carico il sindaco per arrivare a una soluzione del problema».
Per il sindaco della città, Antonio Vaglio, invece, si tratta di parole che arrivano all'inizio di una campagna elettorale, e pertanto di poco peso: «Non ho ancora compreso bene l'entità del problema. Vorrei capire bene quali sono le esigenze della Polizia municipale, e cercare di trovare un'intesa comune.
L'unica cosa che so, è che questa mattina, per risolvere certe questioni del corpo di polizia, abbiamo atteso l'arrivo a quella che sarebbe dovuta essere una riunione fra amministrazione e sindacati. Siamo andati avanti in maniera pacata con l'approvazione del nuovo regolamento. Un regolamento in cui vengono delineati, fra gli altri, molti aspetti inerenti il corpo di polizia locale, fra cui i turni. Il dibattito di questa mattina è stato sereno, tranquillo».