di Valentina Maniglia
<p style="text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Trovata in possesso di cocaina ed eroina, per questo una
donna leccese è stata arrestata. Continuano gli sforzi degli uomini della Sezione antidroga della Squadra mobile di Lecce per contrastare il fiorente fenomeno
dello spaccio di sostanze stupefacenti. Questa volta a finire in manette è stata
Marianna Rizzo, 32enne leccese, che già più volte si è fatta conoscere dalle
forze dell’ordine sempre per motivi legati allo spaccio.</p>
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<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">La donna, moglie del detenuto Luciano Sinistro, sarebbe
stata sorpresa in un residence, costituito da due monolocali confinanti, di
Castromediano, dove viveva e dove avrebbe condotto la sua attività di
confezionamento delle dosi. Trovati, infatti, 78,8 grammi di eroina, 123,4 grammi
di cocaina e un miscuglio di cocaina ed eroina, per complessivi 154 grammi, ma
anche un frullatore ed un bilancino di precisione, utili alla preparazione
dello stupefacente da vendere. A seguito di una perquisizione più approfondita,
poi, è stata ritrovata anche una pistola perfettamente funzionante del tipo calibro
9 corto, marca Pietro Beretta e modello 1934, completa di caricatore monofilare,
con all’interno 3 proiettili con ogiva camiciata di tipo calibro 9 corto.</p>
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<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span>Rizzo, però, non è stata sorpresa da sola, insieme a lei anche E.S.,
23enne leccese, dovrà rispondere di detenzione a fini di spaccio di sostanza
stupefacente e detenzione illegale di arma comune da sparo in concorso.</span><br />Probabilmente la donna tentava di portare avanti l’attività
illecita del marito ora detenuto che, nel 2005, era balzato alle cronache per
essere stato trovato in possessori circa 10 chili di stupefacente di vario
tipo. Posto in seguito agli arresti domiciliari all’interno di una comunità,
era stato sorpreso, nel 2007, dopo un’evasione dal luogo in cui non doveva
uscire, in un centro commerciale. Qui si era recato per fare acquisti, ma ad
attenderlo aveva trovato gli agenti, che lo hanno così ricondotto in prigione.</p>