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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 23/03/2009 | CRONACA
CURSI | Risolto l'enigma degli spari. È la storia di un disagiato
Trovato il 37enne che sparò due colpi.
È un ex agente penitenziario, arrestato
I carabinieri della Compagnia di Maglie gli hanno stretto le manette ai polsi ieri pomeriggio. Sabato aveva minacciato una coppia dopo essere riuscito a entrare in casa loro. Aveva in mano una pistola, di proprietà del fratello gemello. Ai militari non ha opposto resistenza.

CURSI | I carabinieri già ieri si erano messi alla ricerca del pistolero che sparò due colpi di pistola a Cursi. Colpi che per fortuna non colpirono nessuno. Dopo aver seminato nel panico un paese, seppur per poche ore perché poi è stato trovato e arrestato, la vicenda è alquanto singolare, e in paese il 37enne sulle cui tracce si erano messi i militari è nota a molti.

Sabato sera, come si ricorderà dalla cronaca riportata ieri sulle nostre pagine, Cosimo Resta (nella foto, a sinistra), originario di Ceglie Messapica, e residente a pochi chilometri da Maglie, nella cittadina Cursi, fece irruzione all'interno dell'appartamento di una coppia nella tarda serata di sabato, seminando il terrore in quella coppia, dopo essersi barricato in casa.

Quando poi furono avvertiti i carabinieri, questi coordinati dalla Compagnia di Maglie, si sono subito messi al lavoro per rintracciarlo, e sulla base della descrizione fornita si è riusciti ad individuarlo praticamente in breve tempo nel tardo pomeriggio di ieri. I carabinieri diretti dal maggiore Andrea Azzolini, l'hanno trovato nelle vicinanze dell'incrocio che si trova fra via Alessandro Manzoni e via Ugo Foscolo, nella cittadina. Con la pistola, quella di proprietà del fratello gemello, quei colpi li aveva sparati in prossimità della porta d'ingresso. Dove i due coniugi si erano rintanati per sfuggire alla vista minacciosa dell'arma da fuoco.

Quando i carabinieri l'hanno trovato, senza perdere molto tempo e senza opporre resistenza, Resta si è fatto accompagnare in caserma, non prima di aver consegnato la pistola coi quali esplose i due colpi. Dapprima ai carabinieri ha raccontato la sua storia, spiegando di aver passato la notte in mezzo alla via, perché non poteva contare su una dimora fissa. Lì vicino abita il fratello gemello (i carabinieri stanno pure vagliando la sua posizione), e nei paraggi avrebbe cercato un po' di conforto.

Resta, ex agente di polizia penitenziaria, dopo aver perduto il lavoro, ha cominciato a girare senza avere una meta precisa, e in preda alle difficoltà, si è fatto prendere da azioni poco raccomandabili.

A volte, visto che non può contare su un tetto, si rifugiava all'interno del cimitero, dove c'è la stanza per il custode. Preso da mille difficoltà, e dalla solitudine, fino a sabato scorso, pare che non avesse mai dato particolari segni di escandescenza.

Quella confusione sarebbe stata generata dal fatto che l'uomo si fosse fatto prendere da un certo sentimento nei confronti di una donna. E con quel gesto, che tanto fa paura quanto può sembrare coraggioso, avrà pensato di riuscire ad ottenere le attenzioni della donna. Per questo motivo, quando sabato notte si è presentato sotto casa della coppia, che si trova in via Benedetto Croce, ha atteso che tornasse a casa prima di intervenire. Aspettato il momento giusto, Resta è uscito allo scoperto, e facendo un «blitz», si è introdotto all'interno dell'appartamento sotto la minaccia dell'arma da fuoco.

Quell'arma, una beretta calibro 9 per 21, che i carabinieri gli hanno sequestrato assieme ad un caricatore, contenente dodici cartucce dello stesso calibro, con la quale ha costretto la donna ad entrare in casa. Lì, c'è stata la discussione, non prima però di essersi curato di chiudere la porta d'ingresso per non essere scoperto. Proprio in quel momento, Resta avrebbe esploso i colpi.

Tanto che durante il sopralluogo dei militari, sono stati trovati a terra i due bossoli. Dall'indagini poi si è riusciti a risalire a lui. I militari hanno raggiunto pure la casa del fratello gemello, che si trova a Castrignano dei Greci. Sono arrivati di notte, e lo hanno svegliato mentre stava dormendo. Lì hanno perlustrato la sua abitazione. La pistola era di sua proprietà, questo è certo. Si tratta di un'arma regolarmente denunciata. Che però l'uomo avrebbe dovuto curarsi di tenere ben nascosta e chiusa all'interno della sua cassaforte. Non si sa come abbia fatto il fratello, ad impossessarsi di quell'arma. Un altro aspetto difficile da chiarire. Per questi motivi, Resta è stato arrestato, e ora dinanzi al magistrato dovrà rispondere dell'accusa di minaccia armata ed esplosione dei due colpi d'arma da fuoco. Il gemello, comunque, è ancora al vaglio degli investigatori, che non escludono nuovi particolari risvolti sulla vicenda.

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