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CASTRO | Si continua ad indagare sulle cause che hanno provocato il crollo di alcune palazzine lo scorso 31 gennaio a Castro in piazza Dante. Nuovi aggiornamenti sulla vicenda sono giunti nella mattinata di oggi dalla Procura di Lecce, che ha nominato alcuni consulenti che il primo aprile prossimo effettueranno un primo sopralluogo per cercare di capire le cause che hanno provocato il disastro. Si continua ancora a brancolare nel buio, si spera che questo sopralluogo possa chiarire un po' le idee. Questo compito spetterà a Fabrizio Palmisano, Carlo Viggiani e Amedeo Vitone, i consulenti tecnici nominati. Si dovrà capire quali siano state le cause e come sia avvenuto in crollo. Infatti, in un primo momento si è pensato che tutto sia stato causato da una base argillosa, che non ha sorretto le strutture. Col passare del tempo però le indagini hanno preso un'altra piega, con fatti che raccontano tutt'altre cause. Per questo è stato richiesto l'aiuto degli esperti, gli stessi che dovranno chiarire se i lavori che si stavano svolgendo nei pressi di uno stabile fossero in regola e se centrino con la causa del crollo. Inoltre, i tecnici potranno anche visionare tutto il materiale raccolto finora dagli inquirenti. Intanto, sempre nella giornata di oggi, il titolare delle indagini e pubblico ministero, Maria Consolata Moschettini, ha emanato 14 avvisi di garanzia alle persone che finora sono state scritte nella lista nera e che dovranno presentarsi per rispondere a diverse domande su quanto accaduto.