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GALLIPOLI | Nei giorni scorsi è stato lamentato dai commercianti e dall'opposizione di Gallipoli, il blocco dei lavori iniziati lungo un tratto stradale importante per la città e per chi, nelle vicinanze, pratica attività commerciali. Non si è fatta attendere la risposta della maggioranza che, dopo aver fatto trascorrere il fine settimana, nella giornata di oggi ha risposto alle accuse. Anche nella mattinata di oggi sono ripresi i lavori che da qualche mese ormai stanno consentendo al centro storico di riappropriarsi del suo antico e pregiato basolato. L'intervento era stato infatti interrotto appena lo scorso martedì, all'altezza di piazza della Repubblica, a causa dell'impossibilità assoluta della ditta che gestiva il relativo appalto di proseguire l'intervento. Il breve lasso di tempo intercorso tra la rinuncia del primo sodalizio, la ricerca della nuova impresa e il riavvio dei lavori si spiega con l'attivismo dell'amministrazione comunale e in particolare dall'assessore al Centro storico Giorgio Cacciatori ed al collega ai Lavori pubblici Giuseppe Barba, che si sono relazionati in modo tempestivo con gli uffici comunali per raggiungere il risultato sperato. Tuttavia, nonostante la breve sospensione, alcuni commercianti del centro storico, come si è poi appreso da alcuni organi di comunicazione, hanno depositato nel piccolo cantiere dove si stavano realizzando i lavori una croce ed un lumino, accompagnati dalla dicitura «Città di Gallipoli».
Un gesto che è stato fortemente stigmatizzato da parte dell'assessore Cacciatori. «Si tratta di un atto macabro, che è stato strumentalmente messo in scena – ha commentato l'esponente dell'esecutivo – perchè a più riprese avevo avuto modo di rassicurare il presidente dei commercianti del centro storico sia sull'impegno e sulla vigilanza dell'amministrazione comunale che sull'immediata ripresa dei lavori, garanzie queste che hanno poi trovato conferma nei fatti. Devo dedurre, pertanto, che sia stata scelta una via che esula dal dialogo ma che evidentemente nasconde finalità politiche, altrimenti non si spiegherebbero gesti che squalificano gli autori».
Cacciatori, che si definisce fortemente «rammaricato e deluso» per quanto accaduto, evidenzia anche come questi gesti inquinino il necessario e doveroso confronto tra governo locale e cittadinanza. «Noi siamo aperti a rapportarci con la gente – ha detto – perchè riteniamo basilare il dialogo con i cittadini, come abbiamo già dimostrato nei vari progetti che stiamo seguendo per la crescita della città, dalla riqualificazione del litorale sud al regolamento per l'occupazione di suolo pubblico. Tuttavia è inaccettabile questo modo becero di denigrare l'esecutivo, che nulla ha di quel confronto, anche aspro e critico purché costruttivo, che l'amministrazione accetta ed auspica e tutto invece di attacco strumentale e pretestuoso».