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NARDÒ | Picchia la moglie e il suocero, probabilmente per motivi di gelosia. Così come appurato dai carabinieri della stazione di Nardò, che ieri pomeriggio con una pattuglia, impegnata a controllare il territorio, hanno raggiunto l'abitazione di Massimiliano Cordella (nella foto a sinistra), 29enne, di Nardò. Giunti sul posto, i carabinieri dipendenti della Compagnia di Gallipoli, del capitano Stefano Tosi, hanno tratto in arresto per lesioni e maltrattamenti in flagranza di reato l'uomo.
Dapprima dalla stazione hanno raccolto la telefonata giunta al numero di pronto intervento 112, quello appunto dei carabinieri, poi quando l'ufficio operativo ha dato comunicazione alla pattuglia, che la moglie di Cordella avesse chiamato, si sono precipitati sul posto, e lì hanno visto l'uomo alterato agitarsi verso suocero e verso la moglie. Per questo motivo, l'hanno tratto in arresto e portato in caserma per le formalità di rito.
Le accuse che ci sono ora nei suoi confronti, e delle quali dovrà dar conto dinanzi a un magistrato, sono lesioni, minacce, maltrattamenti in famiglia. Alla base, dunque, quando i carabinieri l'hanno ascoltato, pare ci siano normali gelosie familiari.
Fra l'altro, pare che Cordella avesse minacciato anche sotto l'ausilio di un'arma giocattolo senza tappo rosso, e del tutto uguale a una persona vera, i propri congiunti. I carabinieri hanno trovato il giovane fuori di sé, tanto che avrebbe distrutto durante la lite pure alcuni mobili della casa.
Dopo le formalità di rito, Massimiliano Cordella è stato trasferito a Lecce, nel carcere di Borgo San Nicola. Mentre la moglie e il suocero sono stati condotti in ospedale, al pronto soccorso del nosocomio neretino, per farsi medicare. Lì, i medici hanno trovato lesioni guaribili, salvo complicazioni, in qualche giorno.