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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 22/03/2009 | CRONACA
UGENTO | «Sorveglianza di agenti e di telecamere», approvazione del consiglio comunale
Giallo Basile: novità sulla morte del consigliere.
Indagato un 17enne insieme ai suoi parenti
Il minorenne sarà ascoltato nei prossimi giorni dal Tribunale dei minori. Il 17enne e due parenti si sarebbero contraddetti durante gli interrogatori. Il vescovo di Ugento, Vito De Grisantis, scrive una lettera ai fedeli, in merito all'ultimo consiglio comunale.

UGENTO | Novità sull'omicidio di Giuseppe Basile, il consigliere comunale e provinciale dell'Italia dei Valori ucciso la notte fra il 14 e il 15 giugno scorso. Un minorenne è stato iscritto come indagato, coinvolto nelle indagini e sarà ascoltato la prossima settimana, dal titolare dell'inchiesta mirata a far luce sul brutale assassinio. Secondo quanto emerso dalle indagini, il minorenne e due famigliari sono stati ascoltati dal pubblico ministero separatamente e, in quelle occasioni, si sarebbero contraddetti. Per aver reso falsa testimonianza, il minore è ora coinvolto nell'inchiesta.

I primi a soccorrere, inutilmente, Peppino Basile furono i familiari del minorenne che abitano proprio nelle vicinanze dell'abitazione di Basile. Gli stessi che hanno visto ancora vivo in una pozza di sangue il consigliere, ormai in fin di vita. Le stesse persone che ora sono coinvolte nell'indagine, sarebbero stati ascoltati tempo addietro dagli inquirenti e avrebbero affermato di non aver visto nulla, di essere stati svegliati dalle urla di Basile ma di non aver visto nessuna persona, poiché gli assassini sarebbero fuggiti prima.

In tre sono stati ascoltati diverse volte dal pm, fino a che non si sono contraddetti e finiti nel registro degli indagati. Sarà Simona Filoni, sostituto procuratore del Tribunale dei minori ad ascoltare il 17enne, assieme all'avvocato difensore Roberto Bray. Al momento pare che la pista passionale sia quella su cui si stanno muovendo gli inquirenti, che non lasciano comunque nulla al caso, neanche la pista politica.

La sera prima del delitto, pare che Basile avesse incontrato una donna della sua stessa città, e proprio su questo stanno indagando gli inquirenti.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo e gli agenti della Squadra mobile stanno continuando a lavorare, cercando di portare ad Ugento la serenità tolta da quell'efferato omicidio. Intanto ad Ugento sono aumentati i controlli, dopo i diversi episodi avvenuti nei giorni scorsi. Pattuglie del Commissariato di Taurisano, Squadra Mobile e Reparto prevenzione crimine, stanno sorvegliano tutta la città, comprese le frazioni: Gemini e Torre San Giovanni.

Il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, monsignor Vito De Grisantis ha distribuito questa mattina in chiesa, ai suoi fedeli, un volantino, invitando tutti a placare un po' i toni e le polemiche che si sono accese in quest'ultimo periodo. Nel volantino il vescovo apre sottolineando che è stato scritto a seguito dell'ultimo consiglio comunale. Secondo fonti attendibili, De Grisantis avrebbe scritto la lettera prima del consiglio comunale, tanto da ritenere opportuna la non distribuzione quando ha appreso la delibera del Comune. Alla fine il vescovo avrebbe cambiato idea, aggiungendo una frase e facendo uscire ugualmente la lettera.

«Avendo appreso dalla riunione del Consiglio comunale di Ugento a carattere monotematico in risposta agli ultimi avvenimenti, che hanno creato insicurezza e turbamento nella città, sento il dovere anch'io di rivolgere a tutti: amministratori, partiti politici, associazioni, parrocchie, cittadini tutti, un forte appello all'unità, pur nel rispetto di orientamenti e opinioni diverse e legittime». Inizia così la lettera del vescovo De Grisantis. «Nei momento difficili, stando uniti nell'unico e condiviso interesse per il bene comune, si è forti e diventa possibile contrastare chiunque voglia minacciare, per loschi fini, la tranquillità del vivere civile cercando paura e turbamento. È necessario isolare questi episodi, collaborare nel ricercare gli autori ed impedire di dare di Ugento un'immagine sbagliata mettendo in ombra le tante energie positive, le tante potenzialità di bene, lo spirito di accoglienza e di operosità, la volontà di risolvere i problemi presenti nella città, anche al fine di non scoraggiare il turismo, fattore vitale per la nostra economia e la vita delle nostre famiglie.

Agli autori degli attentati voglio ricordare, come ho ricordato, a suo tempo, agli autori e mandanti dell'omicidio Basile, che la verità prima o poi viene a galla e pagheranno caro i loro atti davanti alla giustizia e alla comunità, ma soprattutto davanti a Dio, a cui renderanno conto severamente delle loro azioni e a cui non sfuggiranno anche se dovessero sfuggire alla giustizia umana.

È l'invito al pentimento, a ravvedersi, a cambiare vita che loro rivolgo, e con urgenza, soprattutto in questo tempo quaresimale. Desidero, inoltre, chiedere di porre fine alle eccessive e continue interviste, all'eccessiva attenzione dei media, che, se da una parte hanno risvegliato un maggiore impegno alla partecipazione attiva alla vita della città e una più sollecita e attenta soluzione dei problemi da parte delle Istituzioni, contribuiscono, però, al di là del dovere dell'informazione, all'immagine negativa della città, nel suo complesso e dei suoi abitanti e non favoriscono la serenità delle indagini. In merito, inoltre, ad una proposta emersa in questi giorni - conclude - mi permetto di esprimere la mia personale opinione, essendo al di sopra delle parti: in questo momento, ciò di cui meno ha bisogno Ugento è una campagna elettorale, che al di là delle rette intenzioni, non farebbe altro che accentuare le divisioni, le contrapposizioni, la faziosità, lo scontro, a tutto svantaggio del bene della città. Vi benedico di cuore».

Il vescovo si riferisce all'ultimo consiglio straordinario di giovedì scorso, quello monotematico. Un Consiglio monotematico, fatto sulla sicurezza e l’ordine del territorio. Considerati i fatti accaduti da un mese a oggi, la situazione dell’ordine pubblico sul nostro territorio è veramente preoccupante. «Come tutti sappiamo - afferma il presidente del Consiglio, Biagio Marchese - si sono verificati episodi di vandalismo riguardanti alcune autovetture, una civile abitazione e alla sede di un partito politico. Pertanto, il sindaco, l’amministrazione e tutto il Consiglio comunale esprime piena solidarietà ai cittadini che sono stati vittima di questi gravi atti e che non trovano spiegazioni e non seguono nessuna logica di vivere civile». Il compito primario è quello di utilizzare tutte le risorse che il governo centrale, regionale e provinciale mettono a disposizione. L'augurio, la speranza e la mia convinzione, grazie anche e soprattutto al potenziamento e rafforzamento delle presenze militari in Ugento, Gemini e Marine, è che si argini quanto prima questa situazione, che dà di Ugento un'immagine assolutamente falsa ai numerosi turisti che ogni estate rinforzano la nostra economia. «Concludo invitando tutti all’unità cittadina - sottolinea Marchese - e all’amore per le proprie radici e la propria terra, che devono essere difese e protette. Invito ogni ugentino a collaborare con le forze dell’ordine, a cui va il mio più sentito ringraziamento per l’impegno notevole e costante e mi auguro sinceramente che la verità sul caso Basile venga presto alla luce, riabilitando l’immagine di noi ugentini e della nostra amata città e riportando ognuno di noi la tranquillità, l’ordine e la sicurezza».

Proprio sul tema «turismo», sfiorato dal presidente del Consiglio, è intervenuto Angelo Minenna, consigliere dell'opposizione. «Ma come pensiamo, sindaco, di destinare in bilancio pochissime risorse al turismo? L’assessore al Turismo, che è persona che io stimo, perché vedo che effettivamente si prodiga tra mille difficoltà, come si può pensare di destinare quattro lire al turismo? Io apro una rivista e vedo una pagina dedicata a Otranto, un’altra pagina dedicata a Nardò. E la nostra pagina dedicata a Ugento, che ha bisogno in questo momento di rilancio dell’immagine turistica e del territorio, dove sta? Quanto potrà mai costare mezza pagina su un mensile distribuito in Puglia e Basilicata, Sindaco? Quale grande ammanco alle nostro bilancio può mai causare?

Ancora, Sindaco, perché io sono una persona che purtroppo, per deformazione professionale, vado a spulciare le cose, quante aziende di Ugento hanno aderito al marchio “Salento d'Amare”, che è un marchio diffusissimo e che dà risonanza al territorio? Sapete quante aziende di Ugento hanno aderito? Solamente una: una azienda agricola con frantoio oleario a Gemini. Soltanto una. Su un territorio che fa del turismo la sua principale voce, sia dal punto di vista economico, come richiamava il Presidente, sia dal punto di vista promozionale. Allora, di che cosa stiamo parlando? Ma di che cosa vogliamo parlare? Di quale immagine?».

Il consigliere dell'opposizione Nico Giannuzzi, coordinatore dell'Udc di Ugento, sottolinea: «Ci piaccia o non ci piaccia, il nostro è un territorio turistico. Non dimentichiamolo mai. Allora è giusto invocare verità, è giusto invocare giustizia nelle forme che naturalmente la Legge mette a disposizione di ognuno di noi. Ma io voglio invocare verità e giustizia, ma voglio stare anche dalla parte, a esempio, di quegli operatori economici del turismo, che fanno degli ingenti investimenti durante l’anno per poi avere delle ricadute in termini occupazionali nel periodo estivo, e che mi auguro non siano compromessi in questa forma di investimento da questa situazione poco chiara, che noi sicuramente non abbiamo ingenerato, ma rispetto anche alla quale dobbiamo chiamarci fuori se non vogliamo essere chiamati a corresponsabilità.

Io voglio invocare sempre verità e giustizia, però voglio stare dalla parte anche di quei giovani che l’estate trovano lavoro nelle strutture turistiche. E non lo so se questa estate lo troveranno, un po’ perché c’è una congiuntura economica, che è quella che è, un po’ perché il calo di presenze determinato dall’immagine negativa ci sarà sicuramente. E voglio stare, quindi - conclude - dalla parte di questi giovani che vanno a lavorare d’estate perché debbono pagare le tasse universitarie, perché hanno delle necessità familiari impellenti, pagano i libri di scuola. Questi ragazzi li possiamo dimenticare? Io penso proprio di no».

A conclusione del Consiglio comunale il sindaco di Ugento, Eugenio Ozza, ha affermato: «Siamo andati un po' oltre a quello che era l'argomento di questa stasera. Si doveva parlare di un unico argomento: quello della sicurezza pubblica e soprattutto del rilancio di un appello alle forze dell’ordine, ai magistrati, a chiunque sta indagando su questo fatto perché diano, attraverso la loro attività e la loro presenza tranquillità e sicurezza a questo popolo». (p.f.)

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