SANNICOLA | Quando il nostro collega di Reteluna.it ha riferito ai suoi parenti dell'arresto del pirata della strada, la famiglia era felicissima. È stato arrestato, infatti, il presunto pirata della strada che ha ucciso martedì scorso Riccardo Pisanello, 22enne, di Lecce, a Pisa. L'uomo, un 49enne di Livorno, avrebbe ammesso che a guidare l'auto che ha travolto il giovane sul viale del Tirreno a Calambrone era lui. Oggi si sono svolti i funerali del giovane a Sannicola.
Già da martedì sera erano iniziate le ricerche da parte degli inquirenti per individuare una Honda Jazz di colore grigio, e nella giornata di ieri, gli agenti della stradale, hanno individuato il mezzo all'interno di un'officina situata in provincia di Livorno, a Collesalvetti.
Poco prima delle 22 di martedì scorso, Pisanello venne travolto da un'auto e poi da un'altra, fino a rimanere senza vita. Una morte tragica per un giovane originario di Sannicola, ma residente da diverso tempo a Lecce, poi domiciliato a Pisa, dopo essere stato travolto da un'auto pirata, che non si è fermata a prestare soccorso. La prima auto, dopo averlo colpito frontalmente, lo ha scaraventato a terra. Quello, secondo la polizia stradale di Livorno, sarebbe stato il colpo che gli ha tolto la vita. L'altro automobilista, invece, che è sopraggiunto poco dopo, da dietro, lo ha trascinato lungo l'asfalto, ma probabilmente senza accorgersi.
Una triste fine per un salentino che aveva lasciato la sua terra da pochi anni. Secondo quanto emerso dalle indagini, Pisanello avrebbe attraversato la carreggiata, quando all'improvviso sono giunti due mezzi che l'hanno falciato. Lieve la posizione del secondo automobilista che se l'è visto sul parabrezza all'improvviso. Lo stesso, infatti, a differenza del primo automobilista, si sarebbe fermato per soccorrerlo. Nella tarda serata di ieri, il presunto pirata della strada, senza precedenti penali, sposato e anche padre, avrebbe ammesso di essere stato lui ad aver investito il 22enne e di non essersi fermato in quanto era stato colto dal panico.
Una scena orribile quella che si sono visti i passanti e i soccorritori. Il giovane era irriconoscibile, aveva il volto sfigurato. Gli agenti sono riusciti a risalire all'identità della vittima solo grazie ai resti di un documento d'identità che il giovane aveva con sé e che è stato ritrovato poco dopo lì vicino. Pisanello infatti, a seguito del violentissimo impatto, aveva perso il portafoglio.
Da quanto se ne sa, stava tornando a casa, dopo aver trascorso la serata con un amico, forse non prima di aver fatto una passeggiata nelle vicinanze dei vicini impianti sportivi per un momento di svago. Viale del Tirreno è conosciuta come una zona molto insidiosa, pericolosa, e secondo gli investigatori, quel paraurti che ora si sta cercando, compatibile con quello di un Suv, sarebbe la chiave per risalire al pirata della strada. Infatti i pezzi dell'autovettura sono stati perduti dal pirata dopo essersi scontrata e averlo investito.
Oltre agli agenti di Polizia stradale di Livorno, sul posto sono intervenuti anche quelli della polizia municipale del litorale, assieme alla Pubblica assistenza, e poi la polizia di Pisa per la rimozione del cadavere. Ovviamente il viale litoraneo (tanto temuto dai frequentatori abituali) è stato chiuso per permettere agli operatori di effettuare tutti i rilievi del caso.
A Galatina, Riccardo Pisanello era conosciuto, ma pare che le sue origini siano del basso Salento. Il traffico, ieri sera, che era una serata importante soprattutto per i tifosi del Pisa che all'Arena avevano assistito al derby contro l'Empoli, è stato deviato lungo la Pisorno. E per molte ore non sono mancati disagi.