GALLIPOLI | Ora il pronto riscatto con il Pescara. Obbligatorio rialzarsi per il Gallipoli, che dopo 106 giorni (dal 30 novembre) ha perso il primato in solitaria, venendo agguantato dal Crotone. Nessun dramma, hanno avvertito i principali protagonisti giallorossi, i quali hanno subito voltato pagina, pensando al match con gli abruzzesi, in piena lotta per non retrocedere: sarà sfida vera, sarà lotta su ogni pallone. Certamente non sarà della battaglia, come ad Arezzo, capitan Antonioli, che continua a rimanere a riposo per il solito problema al tendine d'Achille, che richiede soprattutto riposo. Nel frattempo, il tecnico Beppe Giannini ha registrato la ripresa di Cimarelli, Riccardo e Del Soldato; in ripresa Molinari (dopo la botta al volto incassata lunedì) e Cini (problemi muscolari). Sotto il punto di vista tattico, da decidere lo schieramento tattico che sceglierà il mister ex Roma e Lecce, il quale potrebbe tornare al 3-5-2 (con Mounard dal 1') o puntare sullo stesso tridente sfoderato in Toscana (Ginestra-Marzeglia-Di Gennaro), lasciando però in panca il transalpino.
In vista della sfida di domenica, ha le idee chiarissime il patron Barba, il quale non sembra aver rimpianti per lo scettro smarrito: «Non dobbiamo preoccuparci, perché nel contesto generale siamo sempre primi in classifica - ha detto il petroliere ionico -. Il campionato riserva ancora nove giornate e nulla è precluso a nessuno. La sconfitta di Arezzo può anche starci nel cammino di una candidata alla vittoria finale ed alla promozione diretta in B. Non fa rabbia perdere o avvertire una defaillance in casa dell'Arezzo. Ma in questo momento nella nostra classifica mancano punti pesanti come le vittorie sfumate nei pareggi interni contro Juve Stabia e Foggia». Il presidente accetta il verdetto del campo e rilancia le idee del suo tecnico Beppe Giannini: «La sconfitta ci ha lasciato l'amaro in bocca, seppur nella consapevolezza dell'importanza dell'incontro e delle grandi qualità di un avversario come l'Arezzo, alla ricerca della scossa nel proprio campionato. Faccio un plauso ai miei "leoni", che hanno combattuto senza fortuna. Ed allo stesso tempo rivolgo un riconoscimento affettuoso e di stima al mio allenatore, che con il suo estro ha voluto inventarsi un'alternanza con la variazione a trequartista di un bomber come Ginestra».