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GALLIPOLI | Ancora discariche abusive nel Salento. Questa volta sono stati i poliziotti del Commissariato di Gallipoli a porre i sigilli in un terreno di campagna che si trova precisamente in località «Itri», cioè in agro di Gallipoli. Una vera e propria discarica abusiva che si estendeva su di una piccola area interamente invasa da tubi catodici, cioè televisori e ad altissimo potere inquinante perché carichi di sostanze chimiche pericolose come fosforo, magnesio e vetro al piombo.
Nello specifico, il sopralluogo è iniziato quando gli agenti operanti della volante del Commissariato, nel transitare sulla strada provinciale che da Taviano porta alla località «Li Sauli» di Gallipoli, durante un normalissimo controllo di routine, di alcune autovetture parcheggiate a pochi metri da un fabbricato rustico di campagna è stato scoperto qualcosa di ben più sorprendente. Una volta raggiunte le auto, i militari hanno deciso di scendere dalla volante per verificare che i proprietari delle auto fossero nell'abitazione.
Ma percorsi appena pochi metri, i poliziotti hanno notato con loro grande stupore che il campo antistante era ricoperto da cento tubi catodici che le loro sostanze potrebbero aver compromesso la falsa acquifera sottostante.
Il proprietario del campo, che è un 61enne del luogo, noleggiatore di ciclomotori di Gallipoli, come se non bastasse non era per nulla preoccupato di quanto stava accadendo. Anzi, ammetteva di possedere altri 70 tubi catodici all'interno dell'abitazione, una costruzione abusiva che gli agenti di polizia hanno controllato per capire se i proprietari di certe auto (parcheggiate lì vicino, sulle quali avevano fatto controlli, fossero dentro la struttura rustica).
Le preoccupazioni vere e proprie per il noleggiatore sono iniziate solo quando gli agenti hanno scoperto che lo stesso stabile era stato sottoposto ad un sequestro penale disposto dall'autorità giudiziaria competente di Lecce.
La casa infatti, è abusiva. Una volta apposti i regolari sigilli C.P. ha ammesso spontaneamente, di aver già rimosso i suddetti sigilli in precedenza per poter accedere al locale ed effettuare le riparazioni su uno dei suoi strumenti da lavoro, una motozappa.
Considerata l'entità dell'inquinamento, i tubi catodici sono stati immediatamente posti sotto sequestro e C.P. è stato denunciato nuovamente all'autorità per violazione dei sigilli e attività di gestione illecita di rifiuti tossici e non autorizzati.
Sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire la provenienza dei rifiuti ed anche la posizione del proprietario del terreno. Intanto i rifiuti inquinanti verranno smaltiti da ditte specializzate, in modo sicuro e naturalmente a spese del proprietario, così come disposto dall'Ufficio tecnico del Comune di Gallipoli, informato dalle autorità. (rob.z.)