<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } A:link { so-language: zxx } -->
LECCE | Sono stati sorpresi dai militari della compagnia di Gallipoli ad uscire durante l'orario di lavoro. La sorte di 34 impiegati del comune di Gallipoli e Nardò, immortalati dalle riprese delle telecamere dell'arma, si deciderà oggi. Nei loro confronti pende l'accusa di truffa ai danni dello Stato. Ma la parola definitiva spetterà al gup Nicola Lariccia, che dovrà decidere se scogliere le riserve. Una decisione che comporterà la sorte dei presunti dipendenti fannulloni, infatti, il gup ha la facoltà di decidere se trascinare le 34 persone nell'aula di Tribunale, sulla base dei filmati raccolti dall'arma di Gallipoli, diretta dal capitano Domenico Barone.
Secondo quanto emerso dalle indagini, in orari e giorni differenti, tutte le 34 persone si sarebbero allontanate dal posto di lavoro arbitrariamente. La truffa ai danni dello Stato è stata emessa in quanto tutti i dipendenti non avrebbero dichiarato il minutaggio di assenza dal posto di lavoro, percependo la paga delle ore, nonostante non fossero presenti nell'ufficio.
Il primo caso si è registrato a Gallipoli, dove alcuni impiegati del Comune sarebbero stati sorpresi a svolgere tutt'altre mansioni durante l'orario di lavoro. Sempre nello stesso Comune altre persone avrebbero timbrato il cartellino di entrata e di uscita al posto di altre. Mentre, il secondo caso è venuto alla luce presso palazzo Personè, di Nardò. In questo caso sarebbero stati sorpresi i dipendenti dell'ufficio anagrafe, tecnico, commercio, cultura, turismo e pensioni. Per ora il Comune di Gallipoli si è costituita parte offesa in un eventuale processo.