DISO | Cosa non si fa per guadagnare qualche soldo. Soprattutto gli stranieri, già poco accettati in Italia, che quando trovano un lavoro, neanche riescono a farsi strada perché vittime di qualche particolare raggiro. Come quello subìto da due rumeni, che sono stati «assunti» da un datore di lavoro praticamente irriguardoso nei loro confronti, che li ha mandati allo sbaraglio, in un fondo altrui, per tagliare alberi e acquisire la legna. Il «datore di lavoro», che è un commerciante di Diso, G.P., di 42 anni, incensurato, ora è ritenuto responsabile di lesioni personali colpose, omissione di soccorso e furto aggravato.
Il commerciante dopo averli istruiti, li ha mandati in una pineta di località «Conca Marau», che però non era di sua proprietà. E quelli tutto hanno pensato, tranne che stavano andando a irrompere in un fondo di privati. Uno dei due impegnati a tagliare la legna, c'è da dire, che se l'è vista brutta.
È finito in ospedale, M.F., 19 anni, domiciliato a Spongano. Dapprima è stato ricoverato a Scorrano, all'interno dell'ospedale civile «Ignazio Veris Delli Colli», poi è stato portato a Lecce, a bordo di un'ambulanza, al «Vito Fazzi», per via delle sue condizioni, che nel frattempo si sono aggravate. I medici dell'ospedale, dopo averlo visitato, hanno disposto il ricovero.
I sanitari gli hanno trovato, infatti, un trauma cranico con frattura della scuama temporale, e un ematoma epidermale, oltre che la frattura dello sterno. Il rumeno, dunque, quando è arrivato lì, è stato ascoltato dai carabinieri, ai quali ha fornito tutti i dettagli del racconto.
Proprio i carabinieri hanno accertato che il commerciante 42enne avesse fatto credere che quel fondo fosse suo. Quando invece li aveva mandati a «rubare» la legna. Ad ogni modo, la vicenda si è conclusa male (forse per una discussione, o per un litigio) e si è passati alle mani.
I carabinieri hanno quindi avvertito il titolare della pineta, A.A., di 63 anni, di Sanarica. Oltre, ovviamente, all'autorità giudiziaria.