<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->
LECCE | Nuova operazione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, che ha eseguito una complessa attività di indagine di polizia economico-finanziaria, che costituisce peculiarità e patrimonio operativo del corpo. I finanzieri hanno applicato un esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce, Andrea Lisi, su richiesta del sostituto procuratore della repubblica, Imerio Tramis, che hanno sottoposto agli arresti domiciliari Martino Congedi, di 46enne, amministratore e proprietario dell’azienda Marcon Srl di Supersano, destinatario di contributi pubblici erogati ai sensi della legge numero 488 del 1992, per un importo complessivo di quasi un milione di euro.
In particolare le fiamme gialle hanno accertato che il predetto, al fine di beneficiare indebitamente delle succitate erogazioni, avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti emesse da un’impresa compiacente, nonché attestato falsamente il perfetto stato di funzionamento dell’impianto. Secondo quanto emerso dalle indagini, la ditta specializzata nel campo dell'edilizia e di bonifica di pozzi neri, avrebbe ottenuto dei finanziamenti che sarebbero dovuti essere utilizzati per l'acquisto di nuove attrezzature e macchinari. Il realtà, secondo il pubblico ministero, l'acquisto avrebbe portato a della falsa documentazione, in modo da intascare i soldi. Dal 2 febbraio circa 50 lavoratori non risultano attivi, quindi non percepiscono uno stipendio, perchè sospesi o in ferie forzate, in quanto la magistratura ha disposto un sequestro probatorio dell'azienda, senza la possibilità di lavorarci. Ma non solo, i soldi sarebbero dovuti essere usati per la costruzione di opere infrastrutturali. Altre quattro persone sono state denunciate a piede libero alla competente autorità giudiziaria per reati analoghi. I finanzieri sono intervenuti prima che l'azienda incassasse un'altra parte dei finanziamenti, anche in questo caso si tratta di quasi un milione di euro. Ma non è stato l'unico caso scoperto dai finanzieri, infatti, altre quattro persone sono state denunciate a piede libero, ritenute responsabili di quanto commesso da Congedi, pare che queste ultime persone lo avrebbero aiutato a camuffare i finanziamenti emettendo fatture inesistenti.