AREZZO | FatalArezzo per il Gallipoli nel posticipo della 25esima giornata. In terra toscana gli ionici rimediano la quinta sconfitta stagionale, il quinto stop esterno in questa stagione dopo una gara poco divertente, ma molto tirata e giocata in maniera accorta da ambe le parti. Il gol di Baclet, a 9' dalla fine, è una doccia gelata per Mounard e soci, che fino a quel momento avevano tenuto testa agli aretini, ma anche cercato la via del gol. Si tratta d'un passo falso che non ci voleva, visto che ora lo scettro va conteso con il Crotone, vincente domenica e capace di raggiungere proprio i salentini in vetta, a 48 lunghezze. Tutto, o quasi, da rifare per il team di Giannini, che domenica prossima al «Bianco» riceverà un Pescara in lotta per non retrocedere. Sul prato verde di Arezzo, Giannini rinuncia almeno inizialmente a Mounard, puntando sull'unica punta Di Gennaro, supportata da Ginestra e Marzeglia, deputati a giocare più esterni e a sacrificarsi quando serve. Nel primo tempo sarà l'Arezzo a farsi preferire, a metter sotto la retroguardia degli ospiti, che vanno un pò in affanno dopo un inizio tutto sommato accorto e senza patemi. Il pericolo più grosso, i toscani, lo creano alla mezz'ora, quando Terra, in mischia, costringe al tuffo Gegè Rossi, lesto nel togliere la sfera dall'angolino. I salentini resistono alle folate, specie sugli esterni, degli amaranto e si fanno notare al 39', quando Bonatti non riesce a correggere in rete una spizzata di Molinari, a seguito d'una azione di calcio d'angolo.
Nel secondo tempo calano i toscani, salgono di tono i giallorossi, che prendono le misure e anche le redini del gioco, andando a manovrare spesso e volentieri. Sul taccuino si annotano le conclusioni di Marzeglia (prima un tentativo da fuori finito a lato, poi un grossolano errore di testa a porta lasciata quasi sguarnita da una imprecisa uscita del portiere di casa) e Di Gennaro, che dal cuore dell'area di rigore riceve dalla sinistra, ma smorza troppo il tiro, rendendo prevedibile la parabola. Giannini capisce che si può osare e inserisce Mounard e Sansone (fuori Marzeglia e Ginestra), ma dopo un tiro da fuori del transalpino (palla fuori), arriva la doccia gelata, la ripartenza aretina che spezza le gambe ai salentini, freddati da Bacleti. La punta di casa, giunto in vetta alla capocannonieri con il decimo gol in stagione, sfrutta un piazzamento altissimo della difesa ospite e s'invola verso Rossi, che al momento opportuno fredda con un sinistro all'angolino. Forse una punizione troppo severa per il club del patron Barba, ma un match così tirato poteva essere risolto solo da una azione del genere, facilitata dall'errore di piazzamento della retroguardia ionica. Il finale narra l'inutile forcing di Di Gennaro e soci, costretti a inchinarsi agli avversari e a mettere, momentaneamente, fine alla fuga in solitaria verso la serie B.