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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 16/03/2009 | AMBIENTE
AMBIENTE | L'Acquedotto Pugliese per lo sviluppo eco sostenibile
Energia alternativa: 10 in condotta in Puglia.
Diversi impianti tra cui uno a Parabita
Oggi è stata attivata la prima centrale idroelettrica in Puglia dell’Acquedotto Pugliese. Il piano è entrato nel piedo della fase operativa. Un impianto eolico è stato già installato presso il serbatoio di Parabita. In corso la realizzazione di altri impianti.

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LECCE | Da sempre la cura per l’ambiente e l’attenzione verso uno sviluppo eco sostenibile è al centro dell’impegno di Acquedotto Pugliese. Le storiche centrali idroelettriche di Padula, Monte Carafa e di Battaglia realizzate negli anni ‘20 ne sono viva testimonianza. Oggi Acquedotto Pugliese rinnova il suo impegno perseguendo un piano strategico integrato per l’utilizzo di energie alternative, rinnovabili e pulite e riconvertendo parte degli acquisti in forniture eco compatibili e rispettose dell’ambiente. A Villa Castelli, in particolare, stata installata una turbina di nuova generazione in grado di servire energia elettrica ad un Comune di 3mila e 500 abitanti.

Il piano prevede la realizzazione a regime di 10 centrali idroelettriche che sfruttano i salti dell’acqua trasportata nelle condotte, l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici su siti aziendali e la riconversione entro il 2010 di almeno il 30 per centodegli acquisti in forniture eco-compatibili.

Il piano è entrato nella fase operativa. Un impianto eolico è stato già installato presso il serbatoio di Parabita. È in corso di appalto la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 1 Mega Watt che sarà installato sul partitore di Parco del Marchese e che interesserà un’area di 30mila metri quadrati.

Al termine delle attività, Acquedotto Pugliese sarà in grado di produrre circa 33mila MWatt/h, una quantità sufficiente a servire un Comune di 30mila abitanti.


LA CENTRALE IDROELETTRICA DI BATTAGLIA

Tra la camera di carico di Montefellone e la camera smorzatrice di Contrada Battaglia vi è un dislivello (detto geodetico) di 120 metri circa. Si è pensato di sfruttare questa energia cinetica naturale provocata dal salto per produrre energia elettrica, tramite l’installazione a valle di una turbina. La ruota è a fusione unica in acciaio inossidabile. Le pale accuratamente molate e controllate alle sagome in modo da riprodurre in omotetia la forma esatta del modello.

Direttamente accoppiato alla turbina vi è un alternatore asincrono del tipo trifase, lubrificato a grasso. La nuova centrale idroelettrica di Battaglia, è all’avanguardia sotto l’aspetto tecnico e gestionale. Completamente automatizzata, è altresì dotata di un sistema di telecontrollo e di telecomando a distanza. Inoltre, la distribuzione idrica a valle della centrale è sempre garantita sia in caso di avaria delle macchine ed apparecchiature installate, sia in caso di mancanza di energia elettrica, grazie ad un sistema di by-pass. La centrale è in grado di produrre 450 MWatt/h, sufficiente a fornire energia elettrica ad un comune di circa 3mila e 500 abitanti.


LA STORIA DELLA CENTRALE DI BATTAGLIA

Per consentire alla buona acqua dell’Acquedotto Pugliese di raggiungere i Comuni posti ad un livello altimetrico superiore al canale principale (opera principale di trasporto a pelo libero), nel corso degli anni ‘20 si realizzano salti motori e centrali idroelettriche necessarie ad alimentare gli impianti di pompaggio della preziosa risorsa.

Tra le centrali idroelettriche ubicate sulle opere dell’Acquedotto Pugliese, quella di Battaglia, in agro di Villa Castelli, posta al terminale del Canale Principale e all’inizio del Grande Sifone Leccese è, storicamente, la maggiore per capacità di produzione di energia.

Nel 1929, al termine della sua costruzione, viene assunta in gestione dalla Regia Marina ai sensi del D.L. 30 settembre 1918 n. 1493, che riserva allo Stato tali impianti per ragioni di guerra. Viene trasferita all’allora Ente Autonomo per l’Acquedotto Pugliese solo nel 1932.

Al termine della seconda guerra mondiale, iniziano i lavori di riqualificazione della Centrale, anche per sopperire alle rinnovate esigenze di energia del territorio.

La Centrale produce energia elettrica fino al 1971, anno dell’entrata in esercizio dell’Acquedotto del Pertusillo che determina una sostanziale variazione delle portate idriche, con il conseguente fermo della centrale.

Oggi, a distanza di quasi 90 anni e grazie all’impiego di nuove tecnologie ed all’impegno dell’Acquedotto Pugliese, la centrale di Battaglia è con orgoglio nuovamente in esercizio.



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