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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 16/03/2009 | POLITICA
POLITICA | L'interrogazione chiede anche i dovuti provvedimenti ed adempimenti
Inquinamento acustico allo scalo di Surbo.
Interrogazione parlamentare di Bellanova
Teresa Bellanova, del Partito democratico, presenta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del mare e del territorio, le lamentele di un gruppo di residenti di viale Taranto a Lecce, per lo scalo merci vicino.

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LECCE | Cogliendo le sollecitazioni di un gruppo di residenti in viale Taranto a Lecce, Teresa Bellanova ha presentato un’interrogazione parlamentare relativa all’inquinamento acustico proveniente dal vicino scalo merci di Surbo. Si tratta di una situazione di grave disagio per i cittadini, dal momento che, ad ogni ora del giorno e della notte, si odono rumori dovuti allo spostamento di vagoni, allo schianto di convogli l’uno contro l’altro, ad operazioni di carico e scarico di materiale pietroso a mezzo di escavatori con pala meccanica, ad operazioni di pulizia e manutenzione dei treni eseguite con attrezzature anche ad aria compressa.


Già nel 2006 i cittadini avevano invitato Trenitalia a provvedere a lavori di insonorizzazione dell’area, ma senza risultati. Per questo motivo la parlamentare del Pd si rivolge al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ma anche al ministro dell'Ambiente e della tutela del mare e del territorio, dal momento che la zona in questione è caratterizzata da ville realizzate in campagna, alla periferia di Lecce, con ampi giardini, parchi alberati e boschetti dove trovano rifugio varie specie di avifauna selvatica, anche di tipo protetto, tanto che l’intera zona risulta classificata nel piano urbanistico del Comune di Lecce in B/17, come zona di parchi e ville di particolare interesse ambientale.


L’interrogazione chiede dunque «se i Ministri interrogati non ritengano opportuno intervenire con celerità per attuare quanto stabilito dalla legge numero 447 del 26 ottobre 1995 inerente l’inquinamento acustico attivando gli enti preposti affinché si predispongano, quanto prima, i dovuti provvedimenti ed adempimenti al fine di garantire il contenimento e l’abbattimento delle emissioni sonore provenienti dall’area dello Scalo Merci di Surbo confinante con le abitazioni dei cittadini ivi residenti».


Bellanova scrive al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del mare e del territorio, per sapere, premesso che «numerosi cittadini leccesi residenti in via Taranto lamentano una notevole immissione di rumori provenienti dall’area Scalo Merci di Surbo immediatamente prospiciente alle loro proprietà ed abitazioni, detti rumori sono provocati dai motori delle locomotive in funzione, dal continuo spostamento dei vagoni che provocano fischi e stridio assordante di freni, dallo schianto di convogli l’uno contro l’altro, da operazioni di carico e scarico di materiale pietroso a mezzo di escavatori con pala meccanica, da operazioni di pulizia e manutenzione dei treni eseguite con attrezzature anche ad aria compressa. Le suddette immissioni rumorose avvengono in ogni ora del giorno e della notte, ed inoltre si fa presente che il muro di confine che delimita l’area dello scalo merci non è munito di pannelli o apparecchiature insonorizzanti al fine di garantire il contenimento e l’abbattimento delle emissioni sonore. In data 17 luglio 2006 i cittadini residenti in tale area con raccomandata a.r. segnalavano alla Società Trenitalia con sede a Bari le suddette problematiche ed invitavano la Società a adottare al più presto i dovuti accorgimenti al fine di porre fine al disagio lamentato. Si rileva che la zona in questione è caratterizzata da ville realizzate in campagna, alla periferia di Lecce, con ampi giardini, parchi alberati e boschetti dove trovano rifugio varie specie di avifauna selvatica, anche di tipo protetto, tanto che l’intera zona risulta classificata nel piano urbanistico del Comune di Lecce in B/17, come zona di parchi e ville di particolare interesse ambientale le continue immissioni rumorose e l’inquinamento acustico arrecano danno e molestia, non solo alla salute dei cittadini che ivi abitano ma anche alle specie di animali che migrano altrove, date le condizioni, provocando un conseguente depauperamento anche faunistico della zona».

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