BRINDISI | Dopo gli appuntamenti del 14 Febbraio a Bari, e dell'8 Marzo a Lecce, il Movimento «Io Sud» è stato presentato ieri 13 marzo anche a Brindisi, dove all'Hotel Orientale Adriana Poli Bortone - presidente e fondatrice del movimento - è stata accolta da un bagno di folla. «La gente non ha più bisogno di promesse di cose che si faranno, ma della concretezza delle cose fatte. E a me tutto si può dire, tranne che non sia concreta: chiunque è stato a Lecce ha sotto gli occhi quello che è stato fatto in 9 anni di amministrazione comunale».
Padrone di casa Nicola Frugis, ex presidente della Provincia di Brindisi e attuale coordinatore provinciale del Movimento, il quale ha voluto specificare «siamo fuori dalla logica politica della militanza come sudditanza, ed è uno questo dei motivi che mi ha portato ad aderire al Movimento. Sono consapevole di alcuni miei errori, ad esempio quello commesso quando, in ossequio alla logica della sudditanza partitica, attesi che Gianni Letta e Fitto mi dessero il nome del Presidente dell’autorità portuale, Giannini: per il nostro Porto è stato il periodo più buio, per il quale sento di dover chiedere scusa alla mia città».
Mentre la senatrice ha voluto dare inizio al proprio discorso ponendo l'accento sulla questione della «coerenza», rispetto ad alcune scelte politiche: «anche io credevo un anno addietro che gli italiani volessero la semplificazione del quadro politico: 47 partiti non li voleva più nessuno. Ma siamo arrivati ad una semplificazione eccessiva del quadro e della rappresentanza politica. E oggi c’è un deficit reale di democrazia, a mio avviso. Un deficit interno ai partiti ed uno esterno di rappresentanza partitica dei cittadini. Abbiamo sostenuto le ragioni di chi non ha voluto la preferenza; ma oggi registriamo l’allontanamento dei cittadini, che non hanno la possibilità più di riconoscersi in nessuno. E d’altronde se in altri tempi qualcuno di noi è stato eletto con il 70 per cento dei voti, forse non è stato solo grazie al suo partito, ma forse perché è piaciuto ai cittadini, a prescindere dalla sua appartenenza politica».
Ma l'accento è posto dalla senatrice soprattutto sulle battaglie fondamentali del movimento: «Sviluppo compatibile, fatto con la riconversione industriale, non con qualche lira degli ammortizzatori sociali, e incentivi fiscali - che anche la Corte di Giustizia Europea ha considerato legali: questi sono gli interventi, non l’elemosina che ci viene fatta! Abbiamo nella nostra regione un tessuto importantissimo di Pmi, che vanno aiutate; contro le grandi banche, che sono ostili. Abbiamo una grande distribuzione che ci impedisce di utilizzare i prodotti del nostro territorio, che siamo costretti a buttare a volte. E’ impossibile che non si trovi il modo di obbligare le megastrutture che si insediano sul territorio a veicolare almeno il 40 per cento dei nostri prodotti! Questa, assieme a quella delle banche deve essere una delle battaglie del nostro movimento! Quando fanno grandi insediamenti, non elemosiniamo il posto di lavoro per 10 facchini, chiediamo invece di veicolare i prodotti della nostra zona».
«Credo che il movimento abbia un senso perché vuole raccogliere tutte queste esigenze sopite, ma che non sono nuove, che io ho solo cercato di registrare, perché noi oggi come meridionali non siamo rappresentati. Vedo che nel nord la Lega riesce a imporsi, ed è l’unico partito veramente identitario, che non si muove se non per il proprio territorio. E perché noi non possiamo dire la stessa cosa, non mi muovo se non per il mio territorio?»
L'ultimo pensiero è rivolto ai media, che pur criticando, non manca di ringraziare: «mi infastidisco con la stampa, la stessa stampa alla quale devo pur essere grata perché tanto segue il Movimento. Ma mi infastidisco perché l’unico interesse dei giornalisti sembra essere: con chi va la Poli? Io vado con chi mi pare e piace, con chi condivide il mio progetto, il progetto del Movimento. Ideologie abbiamo detto che non ne abbiamo, i sentimenti non ce li può levare nessuno. Ma oggi, prima che appartenere a un partito, dobbiamo innanzi tutto riconoscerci in un qualunque partito in grado di portare avanti i nostri obiettivi. E io credo che Io Sud sia un bel progetto». Attesa dunque per la presentazione di domani a Tricase, in programma alle 11 presso il Cinema Aurora di Via Stella d’Italia numero 34 e che avverrà anche alla presenza - tra gli altri - Antonio Lia.