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LECCE | Si è tenuto oggi presso la sala conferenze del Coordinamento provinciale del Partito Democratico di Lecce l’incontro di presentazione e illustrazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali varato dalla Giunta Vendola per il triennio 2009/2011. All’incontro hanno preso parte l’assessore alla Solidarietà della Regione Puglia Elena Gentile, la vicepresidente con delega alle Politiche sociali della Provincia di Lecce Loredana Capone, il segretario provinciale del Partito Democratico Salvatore Capone, l’onorevole Teresa Bellanova, i consiglieri regionali Antonio Maniglio e Giuseppe Taurino, e la referente per le Politiche Sociali del PD di Lecce Titti De Luca.
«L’obiettivo dell’intero programma - ha sottolineato l’assessore Elena Gentile - è quello di contribuire al sostegno delle famiglie pugliesi maggiormente esposte a rischi e alle difficoltà legate alla particolare crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo. Gli interventi previsti dal piano, grazie ad un finanziamento complessivo di circa cinquanta milioni di euro, cercano di qualificare la nostra dotazione infrastrutturale e sociosanitaria, di favorire le iniziative e gli interventi di carattere sperimentale, di promuovere l’inclusione sociale di diversamente abili, donne sole con figli, donne e bambini vittime di abuso, violenza e tratta, persone in condizione di povertà estrema, di accrescere la conoscenza della mappa dei bisogni sociali».
Il finanziamento complessivo sarà utilizzato infatti per la realizzazione di un piano straordinario per gli asili nido (circa 13 milioni di euro), per il sostegno alle famiglie numerose (5 milioni di euro), per il Marchio famiglie al futuro (circa 6 milioni di euro), per il Terzo settore (circa 1 milione di euro), per la connettività sociale per le persone ipo e non vedenti (600mila euro), per l’associazionismo familiare (1,5 milioni di euro), per il potenziamento della rete consultoriale pugliese (quasi 6 milioni di euro) e per i Piani dei tempi e degli spazi delle Città (2 milioni di euro).
«La nostra idea», ha concluso l’assessore, «è quella di integrare i servizi, di privilegiare l’innovazione rispetto alla medicina tradizionale, solo ospedaliera, di realizzare strutture sempre più di qualità e vicine ai cittadini, che non hanno paura di confrontarsi con quelle di altre regioni. E poi grande attenzione sarà data alla qualificazione delle risorse umane con la formazione di mediatori culturali, linguistici, sociali, e con lo stanziamento di contributi alle associazioni che realmente operano nel territorio».
«Il piano contiene misure concrete a sostegno dei problemi veri delle famiglie» è l’entusiasta commento della vicepresidente della Provincia di Lecce Loredana Capone. «In questi anni, grazie soprattutto al lavoro dell’assessore Gentile, si vedono molte nuove cose in Puglia. Le politiche sociali non hanno mai avuto tanta dignità, mai tante risorse erano state investite in questo settore. Ma non si tratta solo di risorse economiche ma soprattutto di obiettivi, di un atteggiamento di collaborazione che coinvolge tutti: Regioni, Province, Comuni, Asl e anche le associazioni e le cooperativi sociali che lavorano in maniera qualificata. Il piano segue la logica dell’inclusione che è sicuramente il modo migliore per giungere all’integrazione. Solo le pari opportunità conducono ai modi ordinari della vita. Gli interventi a sostegno delle famiglie numerose, anche se rischio il conflitto di interesse vista la mia storia personale - ha proseguito la vicepresidente - sono indispensabili soprattutto in questo periodo di forte crisi che conduce spesso alla perdita del posto di lavoro. Infine, vorrei sottolineare che non sono le risorse stanziate la questione centrale: il problema fondamentale è come si spendono. Non basta spendere, bisogna pianificare prima e monitorare dopo, per evitare sprechi».
«Con questo piano - sottolinea il segretario provinciale del Partito Democratico Salvatore Capone - la Regione provvederà al riparto delle risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali e del Fondo Globale Socio Assistenziale ma soprattutto finanzierà i Piani Sociali di Zona di tutti gli ambiti territoriali del Salento. Si tratta di un programma di vasto respiro che tiene conto di alcuni problemi reali della nostra comunità: le nuove condizioni di povertà, in primo luogo, ma anche l’invecchiamento della popolazione, la necessità di potenziare i servizi alle persone con disabilità, la mancata attuazione dei livelli essenziali di assistenza socio sanitari, l’urgenza di potenziare le infrastrutture sociali e socio sanitarie, l’eccessiva debolezza del sistema complessivo del terzo settore. Condivido l’idea prospettata dall’assessore Gentile secondo cui gli investimenti nel settore sociale possono diventare realmente produttivi».