MATINO | Ancora una volta le forze dell’ordine intervengono per arrestare due uomini già noti alle forze dell’ordine e trarli in arresto allo scopo di sventare reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti. Uno dei due giovani arrestati era agli arresti ai domiciliari per altri precedenti penali. È accusato di detenzione di sostanze stupefacenti. In questo caso però i carabinieri, come si suol dire hanno preso due piccioni con una fava. Insieme a Vincenzo Costa, 45enne di Matino, hanno sorpreso anche Pio Giorgio Bove un 22enne, di Parabita, già noti entrambi alle forze dell’ordine. Nelle ultime 24 ore i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli, insieme ai militari della compagnia di Casarano, subito dopo una serie di controlli investigativi in merito ai servizi di pedinamento per contrastare e reprimere il fenomeno dello spaccio di droga, hanno seguito i movimenti di Vincenzo Costa per poi concludersi con il successivo arresto in flagranza dei due.
Questa è stata la strana dinamica dei fatti: i carabinieri si erano appostati vicino all’abitazione di Costa, subito dopo quando hanno visto uscire dall’appartamento il 22enne, è scattato il blitz. Il giovane che si era trattenuto nella casa del suo compare per breve tempo, non sembrava per nulla aver fatto una visita di cortesia, ciò ha fatto insospettire i carabinieri che una volta intervenuti hanno bloccato il giovane all’uscita mettendolo con le spalle al muro. A seguito di una perquisizione personale poi, sono spuntati fuori di 2 involucri di cellophane, contenenti ognuno ben 5 grammi di eroina.
La perquisizione si è inevitabilmente estesa anche alla casa del 45enne, il quale alla vista dei carabinieri, sarebbe corso in bagno per disfarsi della sostanza stupefacente nel water. Non finisce qui, infatti nonostante il giovane avesse disperso la sostanza i militari operanti hanno rinvenuto l’apposito materiale per il confezionamento delle dosi, che è risultato essere uguale a quello usato per il gli involucri scoperti addosso al Bove poco prima. Subito dopo il sequestro del materiale mentre i dure arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce Borgo San Nicola.
Continua la sfilza degli arresti questa volta a Scorrano. Il motivo? L’inosservanza degli obblighi di sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno, legato comunque al grave reato dello spaccio di droga. Le manette ai polsi di uomo del posto, sono state messe dai carabinieri di Scorrano in collaborazione con la compagnia di Maglie capitanata dal maggiore Andrea Azzolini.
L’uomo era un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Proprio intorno alle 17 di ieri, il giovane è stato bloccato dai militari operanti, mentre avrebbe tentato la fuga dall’interno dell’abitazione di un’altra persona già nota alle forze dell’ordine, insieme ad un 26enne, di Scorrano anche lui. Mentre il proprietario dell’abitazione è riuscito a fuggire attraverso i giardini sul retro e varie vie di fuga, gli agenti, dopo qualche tempo hanno sfondato la porta di ingresso e sono entrati.
Con la perquisizione sono riusciti a trovare un bilancino di precisione, nuovamente materiale per confezionamento delle dosi, siringhe già usate e tracce di sostanza stupefacente un po’ ovunque sul tavolo del soggiorno. Dopo l’intervento i due sospettati sono stati segnalati alla prefettura per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Mentre il 30enne che avrebbe violato le restrizioni del domicilio è stato arrestato e associato presso la casa circondariale di Lecce con l’accusa di reato in concorso, di utilizzo di droga. (rob.z.)