LECCE | Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dovrà comparire in Tribunale nel mese di luglio. Il Premier è stato chiamato in giudizio perché con la sua azione politica non avrebbe salvaguardato le ragioni degli azionisti di minoranza. A renderlo noto è il Dipartimento nazionale «Tutela del consumatore» dell'Italia dei Valori. Silvio Berlusconi è stato citato in giudizio dall'avvocato Francesco Toto, che ha provveduto a notificargli l'atto di citazione, e chiederà al Tribunale di Lecce, la condanna al risarcimento del danno subìto.
L'onorevole Berlusconi, dunque, sarebbe reo di aver esternato parole orientate alla censura della convenienza economica del piano di acquisto proposto da Air France-Klm ad Alitalia. Dall'Italia dei Valori fanno sapere che proprio nel momento più delicato della trattativa, quello delle decisioni riguardo l'eventuale cessione della compagnia di bandiera, le affemazioni di Silvio Berlusconi portarono Air France-Klm a fare un passo indietro, malgrado Alitalia avesse ritenuto (nel dicembre del 2007), che la proposta non vincolante trasmessa dal gruppo francese offrisse alla società la soluzione appropriata per la salvaguardia del complessivo patrimonio dell'azienda (illecita interferenza nell'altrui relazione commerciale).
Non solo questo, perché nel piano proposto da Air France era prevista un'Ops (cioè un'Offerta pubblica di scambio), che secondo Toto avrebbe salvaguardato le ragioni degli azionisti di minoranza. Berlusconi avrebbe sostenuto, invece, una maggiore vantaggiosità nell'operazione che avrebbe proposto la «cordata», alla quale non sarebbe seguito alcun riscontro atteso l'assoluto azzeramento delle minoranze azionarie e dei loro diritti.
L'avvocato Toto, che lo ha chiamato in giudizio, è difeso dall'avvocato Fernando Greco, docente di Diritto dei consumatori e del mercato nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Salento e dall'avvocato Francesco D'Agata, del Foro di Lecce. Italia dei Valori spiega inoltre, che lo smembramento di quella che Berlusconi avrebbe definito «bad company», ha procurato agli azionisti di minoranza un danno pari al totale azzeramento del capitale azionario, lasciando quindi come unica ed estrema alternativa quella di un ricorso civile per ottenere un risarcimento dei danni.
Per questo motivo, la prima udienza, salvo differimenti, è stata fissata per il mese di luglio, presso il Tribunale Civile di Lecce. Nel corso dell'udienza si potrà prendere parte al processo, secondo le norme del codice di procedura civile.