NARDÒ | Il vicesindaco Giancarlo De Pascalis, nei giorni scorsi, ha donato a Nerses Bedros XIX, Catholicos Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici una targa in argento raffigurante un’incisione di Nardò risalente al 1732, cioè pochi anni prima del terribile terremoto del 20 febbraio 1743 che rafforzò nella città il culto di San Gregorio L’Illuminatore. L’occasione è stata data da un incontro che il vicesindaco ha avuto a Martina Franca, alla cerimonia organizzata per la visita di Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX, nella suggestiva scenografia della Basilica di San Martino nella cui cerimonia di benvenuto l’Amministrazione comunale di Nardò ha partecipato ufficialmente con il labaro della Città portato dai vigili urbani e dall’associazione di protezione civile su invito della associazione «Italo-Armena» e della Città di Martina Franca. Il Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici ha presieduto la liturgia della parola, alla presenza del sindaco di Martina Franca, Franco Palazzo, del Rettore della Basilica di San Martino, mons. Franco Semeraro, di mons. Joseph Kelekian, Rettore del Pontificio Collegio Armeno, del Presidente dell’Associazione Sant’Andrea degli Armeni, Eduardo Tateossian, e di numerosi studiosi e rappresentanti di associazioni culturali.
Durante il rito, il Patriarca degli Armeni Cattolici - accolto da un folto numero di fedeli - ha ringraziato per l’invito ed ha portato il saluto dei popoli d'Armenia e del Medio Oriente, dicendosi fiducioso «che l'incontro serve anche a conoscere meglio la storia collegata alla presenza nel Salento di una comunità Armena e di monaci che a Taranto, come avvenne a Nardò, a Carosino, a Bari ed in tante altre città d'Italia, si trasferirono per sfuggire alla persecuzione iconoclasta». Sua Beatitudine Nerses Bedros ha poi celebrato la liturgia della Parola con mons. KeleKian, alternando letture sacre e cantando inni mistici in italiano ed in armeno, sottolineando così un intenso momento di fede ecumenica in nome della pace tra i popoli e le religioni.
Successivamente nel bellissimo centro storico è stata anche inaugurata l’associazione Italo-Armena «Sant’Andrea degli Armeni», presieduta da Tateossian, ricca di testi armeni tradotti in italiano, tra i quali quelli del grande poeta armeno Hrand Nazariantz, vissuto a Bari nel secolo scorso. Proseguono quindi i rapporti con la comunità armena che hanno dato ribalta internazionale a Nardò e che sicuramente avranno ampia ricaduta anche dal punto di vista della promozione turistica oltre che riservare alla città salentina un ruolo centrale nel processo di pace all’interno dell’area del Mediterraneo. Intanto, il vicesindaco ha invitato, a nome della comunità civica e religiosa di Nardò, Nerses Bedros XIX, a visitare Nardò e probabilmente l’anno prossimo, in occasione delle festività di San Gregorio, sarà possibile avere Sua Beatitudine in Città.