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LECCE | Nel bilancio di previsione 2009, a sorpresa, si conferma l’addizionale Irpef dello 0,7 per cento , 8 miliardi e 360mila euro e, peggio ancora si offende il prestigio e la dignità del Consiglio che nella maggioranza dei suoi componenti, opposizione più il gruppo di An,avevano condotto una battaglia per ottenere dal capo del governo cittadino la garanzia per la riduzione dell’aliquota a partire dal 2009. «Penso di aver sempre dimostrato equilibrio e ragionevolezza nel confronto amministrativo e politico, è quindi l’oggettiva dimostrazione della gravità dei fatti che mi induce a gridare pacta servanda sunt. I patti si rispettano sindaco, soprattutto quando gli impegni si assumono solennemente in Consiglio». Sono le parole di Antonio Torricelli, consigliere comunale del Pd e vicepresidente vicario del consiglio. «Come ricorderà, in occasione dell’istituzione dell’addizionale, sia l’opposizione, con un ordine del giorno di Antonio Rotundo, che la maggioranza, con ordine del giorno a firma Cairo-Tondo, hanno richiesto la riduzione graduale del nuovo prelievo fiscale a partire dal 2009 con l’obiettivo di eliminarla totalmente entro il periodo di mandato (i restanti 4 anni). In diversi interventi, durante il confronto consiliare, il sindaco Perrone ha chiesto il ritiro dei descritti ordini del giorno perché inutili, rassicurando l’Assemblea con un impegno d’onore personale ad attuare quanto richiesto».
Torricelli tiene a sottolineare che per evitare che il sio intervento sia considerato il solito lamento o la inutile strumentalizzazione dell’opposizione e perché i cittadini abbiano certa consapevolezza della grave violazione dei solenni impegni assunti, si riportano testualmente le dichiarazioni del sindaco e contenute nei verbali della seduta consiliare del 29 maggio del 2008: «Che il mio obiettivo primario sarà quello di ridurre l’addizionale Irpef a partire dal 2009. Questo ordine del giorno (rivolto a Rotundo) per noi è assolutamente pleonastico perché l’impegno c’è. «L’ordine del giorno (di Rotundo) è inserito nei miei intendimenti per i quali abbiamo votato tutti insieme la delibera in Giunta. Voi (consiglieri) potete impegnare voi stessi ad abbassare l’Irpef a partire dall’anno prossimo, come io già ho detto. «L’ho già detto e ripetuto che impegno di questa amministrazione è ridurre il livello di tassazione a partire dall’Irpef dal 2009». E ancora: «È un impegno che prendiamo, ma avevamo già preso nel giorno in cui dolorosamente decidemmo di introdurre l’addizionale Irpef. Credo che questo, in consiglio, sia sufficiente per suggellare un impegno preso nel momento in cui si decise congiuntamente di aumentare la pressione fiscale (stoccata ad An). Il mio impegno è che, a partire dal prossimo anno 2009, la pressione fiscale venga gradualmente ridotta, è un impegno che prendo non a nome mio, ma a nome di tutta la maggioranza che mi sostiene, pertanto lo stesso invito che ho rivolto all’opposizione, lo rivolgo al gruppo di Alleanza Nazionale. Consigliere Tondo, questo è l’impegno che prendiamo (ordine del giorno Tondo-Cairo per la riduzione a partire dal 2009) tutti insieme, perché decideremo tutti insieme. L’impegno che io assumo è quello di ridurre al massimo l’addizionale, Dio voglia che si riesca ad annullarla nel corso dei quattro anni. Magari riusciremo a farlo anche prima».
«C’è poco da aggiungere a queste chiare ed inequivocabili dichiarazioni del Sindaco. Sono impegni assunti di fronte al consiglio, - continua Torricelli - clamorosamente disattesi. Stupisce nella circostanza il voto di approvazione di An dopo la clamorosa protesta ed addirittura la minaccia di crisi a ridosso dell’approvazione del bilancio 2008. Ma io sono un inguaribile ottimista e sono fiducioso che questo partito, pur tradito dalla proposta di bilancio approvata dall’intera Giunta, al di là del mero calcolo di schieramento, affianchi l’opposizione nel rivendicare il rispetto del ruolo del consiglio per ridurre l’aliquota nell’interesse dei cittadini più bisognosi in questo drammatico momento di grave crisi economica».