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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 11/03/2009 | CRONACA
LECCE | La Fiat Punto di Congedo bloccata sulla tangenziale mentre tornava a casa
Appuntamento in piazza Mazzini per l'eroina.
Osservati dai poliziotti di quartiere e arrestati
La polizia ha arrestato Stefano Monteduro, 49enne, di Lecce, e Mauro Congedo, 22enne di Galatina. Si erano dati appuntamento nel centro città per scambiarsi denaro e droga. La segnalazione dei cittadini ha portato al loro arresto, dopo lunghi appostamenti.

LECCE | Uscito di casa, ma non per bere un caffè al bar, quanto piuttosto per spacciare droga, così come hanno appurato gli agenti di polizia della Questura. Due persone, uno di mezza età, l'altro più giovane sono finite nei guai, perché sorprese dai poliziotti scambiarsi un pacchetto contenente presumibilmente eroina. Un'attività di controllo che i poliziotti di quartiere e le volanti hanno realizzato proprio questa mattina, dopo aver ascoltato alcuni cittadini, che avevano segnalato strani movimenti. E proprio i cittadini leccesi, ai poliziotti di quartiere, avevano riferito che si stessero mettendo in atto «strani movimenti» in piazza Tito Schipa, dove si stava aggirando un uomo già noto alla polizia, Stefano Monteduro (nella foto, sulla sinistra), 49enne, originario di Melendugno, ma residente nel capoluogo leccese.

I poliziotti raccolta la segnalazione hanno pensato di realizzare degli appostamenti in particolare nelle vicinanze di un bar, che si trova fra via 95esimo Reggimento Fanteria, e piazza Schipa. Luogo frequentato da Monteduro, o meglio, dov'era stato visto aggirarsi.

Luogo dove la polizia ha appurato il verificarsi di una fiorente attività di spaccio. Il ruolo di Monteduro sarebbe stato quello di raccogliere gli ordinativi da parte degli acquirenti, per poi recarsi presso la sua abitazione, e poi uscire nuovamente per consegnare quanto richiestogli. La sua abitazione infatti, non si trova distante da quell'esercizio pubblico. Per spostarsi, anche quando si trattava di compiere qualche breve tragitto, Monteduro si sarebbe servito di un'auto, un'Alfa Romeo 156, per effettuare, stando a quanto concerne le indagini investigative, la cessione della droga. I poliziotti l'hanno tenuto in osservazione per due ore.

Proprio durante l'operazione di controllo e osservazione della zona in questione, la polizia lo ha notato muoversi a bordo della sua auto per percorrere poche decine di metri in piazza Tito Schipa, sia nella zona adiacente l'angolo del Banco di Roma, che nelle vicinanze del bar. E proprio fuori dal bar, Monteduro avrebbe assunto un atteggiamento insofferente, impaziente, di attesa. Poi visto il tempo che doveva aspettare, si sarebbe spostato facendo la spola fra il bar e le giostre che si trovano da lì a pochi metri.

Nell'attesa avrebbe più volte guardato l'orologio, facendo talvolta qualche telefonata col suo telefono cellulare. Dopo alcuni minuti di attesa, i poliziotti di quartiere hanno notato che Monteduro, dopo aver parlato al telefonino, ha fatto nuovamente ritorno presso la propria abitazione, ancora una volta a bordo della sua autovettura.

E poi ancora, un'altra manciata di minuti, e poi sarebbe uscito nuovamente di casa per raggiungere una zona dove c'è un'edicola nei pressi di piazza Mazzini, nell'angolo con via Nazario Sauro. Proprio lì, dopo l'impaziente attesa, vicino a lui si è accostata un'altra autovettura, una Fiat Punto, dove a bordo c'era un giovane, Mauro Congedo (nella foto, sulla destra), 22 anni, di Galatina. Congedo, volto già noto alle forze dell'ordine, sarebbe sceso dall'auto, e dopo essersi avvicinato all'Alfa Romeo, avrebbe parlato per qualche minuto con Monteduro. Proprio Monteduro, poi, gli avrebbe consegnato un involucro, per poi ottenere in cambio del denaro. Involucro che il giovane avrebbe occultato nella tasca dei pantaloni. Gli agenti di polizia, tutte queste cose, le hanno notate. E proprio per scandire tutti i loro movimenti si sono appostati nei pressi delle due autovetture.

Quando le operazioni di cessione si sono completate, Congedo è stato seguito a debita distanza dai poliziotti che non lo hanno perso un minuto di vista. Poi dopo che aveva raggiunto la tangenziale ovest, in condizioni di sicurezza, hanno fermato la sua Punto e lo hanno perquisito proprio sullo svincolo per Galatina e l'ospedale leccese «Vito Fazzi». Nel corso della perquisizione personale è stato rinvenuto e sequestrato un coltello in metallo lungo 14 centimetri, e con impugnatura in legno. E poi ancora, un involucro in cellophane, con la parte superiore termosaldata, contenente della sostanza in grani tipo eroina, per un peso di circa 4,5 grammi. Sostanza che i poliziotti hanno trovato a Congedo occultata nella calza sinistra che il giovane indossava al piede. Congedo, stando alle risposte fornite ai poliziotti, avrebbe riferito loro di aver comprato quella sostanza per finalità di spaccio. Per questo motivo, gli agenti l'hanno accompagnato negli uffici della questura. Mentre Monteduro è stato bloccato e accompagnato in questura dagli uomini della Sezione Volanti.

Gli agenti hanno anche perquisito casa. Ma dall'attività di ricerca si è avuto esito negativo. Niente droga. Esito positivo, invece, per quanto riguarda denaro contante, 370 euro, che gli agenti hanno ritenuto essere provento dell'attività di spaccio. I due sono stati tratti in arresto, e su disposizione del magistrato di turno, il sostituto procuratore del tribunale della Repubblica, Donatina Buffelli, tradotti in carcere, a Borgo San Nicola, dove sono tuttora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Mauro Congedo è difeso dall'avvocato Luigi Greco del foro di Lecce, mentre Stefano Monteduro è difeso dall'avvocato Stefano Metrangolo, anche quest'ultimo del foro leccese.

 

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