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NARDÒ | Il sindaco Antonio Vaglio nella mattinata di oggi ha effettuato un sopralluogo nelle marine di Santa Caterina, al fine di individuare le possibili soluzioni per i parcheggi, e Santa Maria al Bagno per lo spostamento dell’area mercatale. Al sopralluogo hanno preso parte il direttore generale, Giovanni Barchetti, gli assessori Cosimo Caputo, Antonio Cavallo e Giuseppe Tarantino, i dirigenti dei Lavori pubblici, Piero Formoso, della Polizia locale, Cosimo Tarantino, del Commercio, Andretta Borsatti e dell’Urbanistica, Nicola D’Alessandro.
Per quanto riguarda la marina di Santa Caterina, nei prossimi giorni ci sarà un incontro con alcuni privati che potrebbero concedere un’area per istituire dei parcheggi a ridosso della salita del Podestà. Questa soluzione potrebbe consentire di decongestionare un poco la marina e risolvere almeno in parte l’atavico problema della mancanza di aree di parcheggio.
A Santa Maria al Bagno, invece, il sopralluogo è stato effettuato con l’intenzione di individuare un’area dove spostare il mercato settimanale in modo da liberare l’area degli eventi, quella cioè antistante le 4 Colonne. Nell’occasione è stato visitato anche il comparto 53, che sarà utilizzato per ospitare i parcheggi e liberare la marina. È infatti prevista la chiusura totale di piazza Nardò, consentendo il parcheggio proprio a ridosso della piazzetta.
«Ho intenzione – ha dichiarato il sindaco Antonio Vaglio – di individuare una volta per tutte la soluzione ai problemi delle marine. Se per Santa Caterina dovremo trovare un accordo con i privati, per quanto riguarda Santa Maria al Bagno saranno utilizzati il comparto 53 per parcheggiare ed altre aree sul lungomare per spostare il mercato, utilizzando la zona delle 4 Colonne solo come area degli eventi».
Intanto è stato reso noto che gli esercizi commerciali di media struttura, del settore alimentare e non, potranno restare aperti sia domenica 8 marzo, festa delle donne, che il 5 aprile, domenica delle Palme. La decisione è contenuta nel decreto sindacale numero 8 del 6 marzo scorso. Gli esercizi commerciali di vicinato e su aree pubbliche del settore alimentare e non, continueranno ad osservare le disposizioni del decreto 26 del 2005 sino a quando la competente commissione non si sarà espressa sulla questione.