di Paolo Franza
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>UGENTO</strong> | E dopo un anno di duro lavoro
da parte degli organizzatori, si è conclusa ieri ad Ugento la
quinta edizione del Premio Mauro Carratta, il concorso canoro
internazionale dedicati ai cantautori emergenti. Il festival, come
ogni anno, è stato organizzato dall’associazione culturale
«Gli Amici di Mauro», dedicata all’artista ugentino
prematuramente scomparso, che per la seconda volta si è
avvalsa della direzione artistica di Carlo De Nuzzo. Moltissime sono
state le iscrizioni giunte per questa edizione, ma solo dodici hanno
avuto accesso alla finale. A votarli, una giuria di alta qualità
composta da <strong>Bruno Zucchetti</strong> (pianista di Laura Pausini, nonchè
produttore e arrangiatore di artisti del calibro di Concato, Venditti
e, all'estero, Monica Narancho), <strong>Marcos Siqueira</strong> (musicista
brasiliano), <strong>Simone Papi</strong> (produttore di Raf e già
collaboratore di artisti quali Carmen Consoli, Umberto Tozzi, Nikka
Costa e Max Gazzè), <strong>Antonio Marra</strong> (Notte Della Taranta), <strong>Carla
Falcone</strong> (responsabile news di Planet Radio Network, Quotidiano), <strong>Max
Del Buono</strong> (direttore artistico di Radio Reporter), <strong>Dario Quarta</strong> (Qui
Salento), <strong>Flavia Serravezza</strong> (La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Tacco
d’Italia), <strong>Stefano Favia</strong> (medico chirurgo e scrittore), <strong>Luigi Russo</strong> (Presidente CSVS).</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Oltre alla giuria, quest’anno la
votazione è giunta da parte di 40 persone del pubblico scelte
a caso che tramite un telecomando hanno dato un voto da uno a nove.
Gli artisti si sono esibiti dal vivo, accompagnati dalla House Band
composta da professionisti quali <strong>Massimiliano Ingrosso</strong> alla batteria,
<strong>Raffaello Liguori</strong> al piano e alla tastiera, <strong>Umberto Malagnino</strong> al
basso, <strong>Pino Mazzarano</strong> e <strong>Enrico Duma</strong> alle chitarre e le stupende voci
del coro di <strong>Elisa Schirinzi</strong> e <strong>Renato Carrozzo</strong>.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Sono stati assegnati diversi premi, il
più importante di 5mila euro è andato a <strong>Fabio Caucino</strong>,
cantautore di Torino che ha portato via anche il Premio Critica di
mille euro. Il premio al miglior testo è stato assegnato a
<strong>Gianfranco Mauto</strong> di Roma, il premio della migliore musica invece a
<strong>Federico D’Annunzio</strong>, entrambi son tornati a casa con mille e una
targa da parte della Siae che ha patrocinato l’evento per il primo
anno, presenziato nella persona del vicepresidente della sezione
Puglia e Basilicata, <strong>Alessandro Paschitello</strong>.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Una coppia abbastanza affiatata quella
della conduzione, composta da <strong>Fernando Proce</strong>, speaker di Rtl e da
<strong>Regina</strong>, la cantante dance reduce da Markette. Il festival è
iniziato con la canzone di Ligabue «Buonanotte all’Italia»,
interpretata da Proce, durante l’evento c’è stata
un esibizione di Regina sulle note delle sue canzoni, tra le più
note, «Killing me softly» reppata da Proce.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Dopo la conclusione dell’evento,
Proce ci ha raccontato le sue emozioni nel condurre il
festival, e spiega di essere felice. Regina, dal canto suo, dice con
tristezza di non avere il tempo di immergersi nello stupendo mar
Ionio ma che lo farà quando verrà in vacanza. Abbiamo
anche ascoltato <strong>Fernando Carratta</strong> e <strong>Maria Rita De Salvo</strong>, genitori di
Mauro, che ci hanno raccontato la finalità del festival,
ricordare Mauro e far emergere i giovani talenti, proprio come stava
facendo lui, arrivando giorni prima alla ribalta degli studi
televisivi nazionali nella trasmissione «Saranno Famosi».
Fernando ha ringraziato di cuore tutti gli ugentini che, ancora una
volta, si sono dimostrati attenti e volenterosi nel collaborare con
l’associazione per la realizzazione dell’evento.</p>