GALLIPOLI | Ancora una sosta, poi lo sprint finale. Il campionato di Prima Divisione domenica prossima osserverà una giornata di riposo, in attesa di riprendere la bagarre promozione domenica 15 marzo. Il Gallipoli, sempre capolista con tre lunghezze di vantaggio dal Crotone, riprenderà un giorno dopo, lunedì 16 ad Arezzo, nella supersfida contro l'attuale quarta forza del campionato (staccata dalla vetta di sette punti). Sarà il piatto ricco dopo quest'astinenza di due settimane e, in seno alla compagine giallorossa, sperano che lo stop non giochi brutti scherzi sul piano psico-fisico come accaduto qualche giornata fa, quando Antonioli e soci, dopo quattordici giorni senza una gara ufficiale, incapparono nella batosta rimediata a Foligno. Il campionato è ormai nel vivo, da qui alla fine gli ionici sono attesi da dieci battaglie necessarie per poter realizzare il sogno, scrivere la storia, completare la fantastica opera condotta fin qui.
La mente, fra il gruppo giallorosso, non può non tornare all'impegno di domenica scorsa, al 2-2 col Foggia che ha regalato calcio di qualità, oltre a ben quattro gol (Russo e Molinari per i salentini; Troianiello e Malonga per i rossoneri). Nel mezzo, anche un pizzico di delusione per il team di Giannini, rimontato due volte nella seconda frazione: «Una grande partita, ma non siamo stati i soliti - afferma il tecnico romano, ex Lecce. Ci può stare però per una gara. Un buon pareggio, ma abbiamo commesso delle ingenuità che dobbiamo eliminare, perchè fa rabbia da capolista vedersi rimontare per ben due volte». E' stato un pomeriggio particolare anche per l'ex d'eccezione, David Mounard, fantasista del Gallipoli, ex rossonero, che il 24 giugno a Foggia sposerà Monica. «Per me non è stato un derby, ma solo una partita importante. Pareggio meritatissimo per tutti. Il Foggia ha fatto una grande partita e nel primo tempo abbiamo giocato controvento. E poi il Crotone ha perso ed abbiamo aumentato il nostro vantaggio sul secondo posto (ora 3 punti, ndr). I fischi dei tifosi foggiani alla mia uscita? Non fa niente».