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LECCE | È ripresa questa pomeriggio al «Colaci» di Calimera la preparazione dei giallorossi, in vista del prossimo decisivo match interno contro la Reggina. Assente alla seduta Stendardo in permesso, mentre, hanno svolto lavoro differenziato Castillo e Tiribocchi. Sugli spali circa trecento sostenitori hanno contestato in maniera civile, richiamando i giocatori a mettere in campo gli attributi in queste restanti dodici gare. Contestazione pesante per il direttore sportivo Angelozzi e verso il suo lavoro. Immediata è stata la risposta del presidente del Lecce Giovanni Semeraro:«Possiamo forse protestare per qualche episodio a nostro sfavore, ma ciò non ci giustifica per le quattro sconfitte consecutive. Secondo me è mancata la giusta rabbia, la voglia di vincere e soprattutto la grinta. Non siamo riusciti a reagire ai torti arbitrali e alle avversità riscontrate sul campo. Siamo una squadra che deve cercare di raggiungere la salvezza, quest'anno non avevamo altri obiettivi, siamo una squadra da combattimento e se ci manca questa peculiarità diventa molto dura. La squadra deve trovare in se stessa la forza e la capacità di reagire alle difficoltà. La possibilità di risalire in classifica c'è tutta, ma bisogna restare il più uniti possibile. Non riesco a capire come si dica che accettiamo passivamente tutte le decisioni arbitrali.
Ci siamo già mossi attraverso le vie istituzionali e nelle sedi opportune per far valere le nostre ragioni in merito ai torti arbitrali che abbiamo subito nelle ultime gare. Siamo oltremodo scontenti e rammaricati per questa situazione. Abbiamo bisogno che ci siano degli arbitri esperti a dirigere le nostre partite. Il tecnico Beretta per ora non è in discussione, domenica affronteremo una gara importantissima, abbiamo fiducia nell'allenatore. Secondo me il modulo con cui si scende in campo ha un'importanza relativa, conta molto di più la voglia di vincere, la grinta e la determinazione. Le rimostranze dei nostri tifosi, che ci sono state questo pomeriggio a Calimera, sono state civili. Hanno incoraggiato i calciatori e questo può aiutare la squadra.
I giocatori sentono molto il sostegno del loro pubblico. Non riesco a comprendere, invece, chi sostiene che noi vorremmo retrocedere in serie B, questa è una pura idiozia. I tifosi hanno il diritto di contestare ma l'importante è che contestino me e tutta la società e non i giocatori che vanno sostenuti proprio nei momenti difficili. Da ora alla fine dobbiamo giocare partita per partita». Intanto il giudice sportivo ha squalificato per ben tre turni il centrocampista Ariatti, espulso domenica per fallo di reazione su Sanchez, mentre ha inibito sino al 1 Giugno 2009 il ds Guido Angelozzi ed ha ammonito con diffida il team manager Mario Zanotti a causa delle proteste sul palese rigore negato ai giallorossi ad Udine.