CARMIANO | I manifesti a lutto affissi il 2 febbraio scorso dal sindaco Umberto Ferrei Caputi per sottolineare il fatto che i suoi funzionari fossero dei nullafacenti, sono passati questa mattina dai muri «privati» del palazzo comunale alle plance situate nelle piazze e lungo le strade. La situazione ha dato non poco da discutere in ambito sindacale, visto che il primo cittadino, durante l’incontro tra il prefetto di Lecce, il sindaco di Carmiano i funzionari e i dipendenti pubblici, a fine dello scorso anno in quella occasione, Ferrei Caputi, sotto gli sguardi atterriti e imbarazzati dei presenti, si sarebbe lasciato andare a qualche battutina che avrebbe rimandato ad una sorta di inefficienza e fannulloneria dei funzionari comunali. La minoranza, civica di centro destra, chiese la convocazione dell’assise cittadina affinché, proprio il consiglio comunale, si esprimesse a riguardo per specificare e decidere tra maggioranza e opposizione, se i funzionari fossero dei lavativi o si impegnassero a svolgere i propri doveri con dedizione. Il consiglio si è riunito lo scorso 10 gennaio e la maggioranza guidata dal sindaco Umberto Ferrei Caputi, rispedisce tutto al mittente. Per alcuni l’evento rappresenta qualcosa di emblematico, per altri sarebbe solo di cattivo gusto il manifesto funebre fatto affiggere esclusivamente sui muri interni al Palazzo di città. Ma la risposta secca nel consiglio comunale è stata: «La maggioranza consiliare della lista, il 10 gennaio scorso , ha respinto tale richiesta». Queste sono le premesse.
Ma già stamattina, una nuova versione del particolare manifesto funebre, è apparso sulle plance pubbliche di Carmiano. La novità, è che la storia si ripete seguendo lo stesso motivo ma che questa volta giustifica il manifesto funebre con la frase, sempre a firma del sindaco, «La politica è a lutto». Potrebbe forse rappresentare una sorta di botta e risposta al documento dello scorso 6 febbraio firmato dalla Cgil locale? In un passaggio firmato Rsu, si legge «Non si capisce altrimenti perché i manifesti siano stati realizzati, non per un’ampia divulgazione del messaggio ‘politico’ con l’affissione per le vie e le piazze di Carmiano, ma per una limitata diffusione interna al Palazzo municipale, con l’evidente unico intendimento di sbeffeggiare i lavoratori». I manifesti sono stati ritenuti dalla Cgil «gravemente offensivi alla dignità dei lavoratori e che per questo devono essere rimossi», ma invece si trovano in bella mostra. «È ancora più grave quel che è accaduto questa mattina» afferma Simone Longo, segretario leccese della Cgil «perché in questo modo il danno verso l’immagine dei lavoratori si aggrava. Non si comprende l’atteggiamento del sindaco contro i lavoratori pubblici, sarcastico e di cattivo gusto, e mi chiedo se resta sempre dettato da bieche ragioni elettorali. Ora mi incontrerò con i colleghi sindacalisti di Carmiano per definire il nostro prossimo passo». Il sindaco Umberto Ferreri Caputi darà ulteriori chiarimenti in merito alla questione. (Rob.Z.)