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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 25/02/2009 | INTERVENTI
AMBIENTE | malattie di ipertiroidismo sono in forte rialzo in quelle zone del Sud Salento.
Borraccino a Vendola, «Vogliamo seri controlli».
La discarica è diventata una bomba ecologica
Chiesti interventi immediati, per il discorso salute e prevenzione tumori. La discarica di Ugento ha bisogno di specifici controlli tecnici per appurare l’impatto di tali sostane nocive sulla salute umana. Borraccino lancia l’appello: «proteggiamo Ugento dai rifiuti».

UGENTO | Il problema della discarica di Ugento torna a sollevare numerosi problemi. Nel corso degli anni la discarica ha subito un ampliamento e ben tre sopralzi di spazzatura, per sopperire alla cronica emergenza rifiuti, determinatasi in gran parte da scelte politiche precedenti a questa legislatura regionale. A partire dal 7 gennaio 2009 la discarica di Ugento ha sopperito in maniera determinante all’emergenza suddetta, causata in gran parte dalla mala gestione e dalla mancanza di scelte politiche e tecniche chiare da parte dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ato Le/2, consentendo l’ingresso, in base a precisi accordi sottoscritti da Regione Puglia, Provincia di Lecce, Ato Le/2 e Le/3 in Prefettura a Lecce, del rifiuto tal quale proveniente dai 48 Comuni dell’Ato Le/2. Ciò ha provocato le giuste e sacrosante proteste delle popolazioni di Ugento, Gemini, Acquarica e Presicce, allarmate per i rischi che tale scelta, peraltro ampiamente risaputa in quanto già prevista nel Piano Rifiuti del 2004 redatto ed approvato dalla giunta Fitto, poteva comportare sia in termini di degrado ambientale, sia in termini di tutela della propria salute: non dimentichiamoci infatti che, secondo alcuni dati forniti alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, le percentuali di malattie alla tiroide e di ipertiroidismo sono in forte rialzo in quelle zone del Sud Salento maggiormente interessate alla presenza della discarica Burgesi. Interviene Borraccino: «è stato promesso, da parte di tutte le istituzioni, un forte controllo sociale in merito all’intero ciclo di smaltimento dei rifiuti in località Burgesi, del quale poco o nulla i cittadini e le istituzioni territoriali e comunali conoscono, se non in base ad alcuni rapporti ufficiali di Commissioni Parlamentari d’inchiesta in merito e di un resoconto del Ministero della Sanità risalente al 2004. Secondo quanto riferito capogruppo consiliare del PdCI, Cosimo la discarica di Ugento, sta assumendo i contorni tragici di una vera e propria bomba ecologica, proprio in mancanza di dati e controlli ambientali certi intorno alla sua complessa attività in tutti questi anni. Il territorio di Ugento è uno dei più vasti e popolosi dell’intera provincia salentina, è un territorio a forte vocazione agricola e turistica, sede peraltro di ecosistemi naturali pregiati e meritevoli di interesse, tanto da essere stati dichiarati di recente Parco Naturale Regionale». E continua con il suo appello: «La discarica Burgesi insiste ed è molto vicina in linea d’aria alla frazione ugentina di Gemini e ai centri di Acquarica e Presicce e, oltretutto, l’intera zona per anni pare sia stata luogo di abbandono e scarico di rifiuti di ogni genere, tanto che negli anni si è cercato di bonificare le suddette zone. Nella suddetta discarica, i volumi e gli spazi disponibili per accogliere altra spazzatura ormai stanno diventando, se non lo sono già, del tutto insufficienti e ciò potrebbe comportare seri rischi dal punto di vista igienico e sanitario con conseguenze per la salute dei cittadini di Ugento, Gemini, Acquarica e Presicce neanche lontamente immaginabili. Solo uno studio serio del suolo, dell’aria e della falda sottostante a Burgesi potrà chiarire se vi siano o meno rischi per la salute umana e, qualora vi fossero, accertarne le responsabilità tecniche, gestionali, politiche ed amministrative. Il consigliere Regionale Cosimo Borraccino chiede al Presidente della Regione Puglia e l’assessorato Regionale all’Ecologia, ognuno per i propri ruoli e per le proprie specifiche competenze istituzionali, affinché siano predisposti, attraverso l’ausilio del personale tecnico e scientifico dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) seri e rigorosi controlli ambientali presso la discarica di Ugento in località Burgesi, che prevedano, innanzitutto, anche ai sensi del Decreto Legge numero 36/2003 e di tutta la legislazione vigente in materia di studi e controlli sui rifiuti e le attività in discarica, ricerche sulla presenza di metalli pesanti e di cromo 6 nel sottosuolo della discarica di Ugento; un monitoraggio serio è altresì raccomandabile e auspicabile sul funzionamento dell’impianto di biogas e sulle emissioni nell’aria di agenti chimici derivanti dall’attività della discarica; in ultimo, si auspica anche e soprattutto una ricognizione dello stato della falda acquifera e del terreno ed uno studio geologico, sia soprastante, che sottostante ad essa».(rob.z.)

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