LECCE | Il successo sul Cagliari ottenuto quel lontano 28 settembre 2008 a Lecce, rischia di diventare davvero l’ultima gioia della stagione per il Lecce versione «Via del Mare». La Lazio ritrova la vittoria dopo quasi un mese, centrando il quinto sigillo lontano dall'Olimpico grazie al 2-0 sul campo del Lecce, uscito tra i fischi dei suoi stessi sostenitori a fine gara.
Beretta, infatti, rischia la panchina dopo quest'ennesima prestazione deludente che ha compromesso un avvio di stagione sopra le righe. Ora il Lecce, scavalcato dal Torino, è terzultimo a sole due lunghezze dal Chievo penultimo. Il tecnico milanese offre una chance per Giacomazzi, schierato trequartista alle spalle della coppia formata da Tiribocchi e Cacia. Delio Rossi preferisce Zarate come partner d'attacco di Pandev, lasciando Rocchi in panchina. A centrocampo recupera l’ex Ledesma che parte titolare in regia alle spalle di Brocchi, Matuzalem e Foggia.
I giallorossi sembrano subito in giornata sfortunata, infatti dopo soli 22’’ gran tocco mancino di Ariatti che mette Cacia davanti alla porta tagliando fuori Kolarov: piatto destro a botta sicura e palo pieno con Muslera fuori causa. La Lazio risponde subito pareggiando il conto dei legni al 7’ con un grandissimo destro dal limite di Zarate che sbatte contro la traversa a portiere battuto, mentre al 10' ecco il gol che rompe l'equilibrio, con la volée mancina di Pasquale Foggia che, dopo un preciso assist di Liechsteiner, trova la deviazione sfortunata di Stendardo che inganna un incolpevole Benussi.
Trovato il vantaggio, la Lazio gestisce il match con maggiore tranquillità, dimostrandosi superiore nel palleggio e impedendo al Lecce di alzare il baricentro grazie all'ottima interdizione del centrocampo biancoceleste. Al 17’ gol regolare annullato a Pandev. Al 29' Tiribocchi si getta su una palla vagante in area e la gira a rete di destro, ma è ancora il palo a dire di no.
Chiuso il primo tempo sullo 0-1, il Lecce nella ripresa si affida a Vives, ma l'avvio della seconda frazione regala una doccia fredda ai tifosi salentini che si inchinano al 50' al sinistro straordinario del serbo Kolarov, una fucilata da posizione impossibile che si infila proprio all'incrocio dei pali. Lecce in ginocchio. Il raddoppio laziale taglia definitivamente le gambe ai giocatori del Lecce, imprecisi a centrocampo, inesistenti sulle fasce e incapaci di reagire veramente dopo il tentativo di testa di un mediocre Cacia al 53'. Gli ospiti, da parte loro, rallentano ulteriormente il ritmo difendendo il prezioso vantaggio e rischiando solo all’83’ in occasione di un altro palo del Lecce, il terzo, stavolta con Ariatti, da 25 metri. Ma ormai è troppo tardi. Anche perché quasi contemporaneamente il Torino passa in vantaggio con l’Udinese, incamerando tre punti che consentono il sorpasso dei granata ai danni dei salentini. Lecce in zona retrocessione piena.
La Lazio incamera al «Via del Mare», divenuto ormai una terra di conquista, tre punti importanti che le permettono di raggiungere il Napoli al decimo posto a quota 35 punti. Per il Lecce discorso difficile, nelle ultime tre gare, zero gol fatti e ben sette subiti. I pali oggi, come i torti arbitrali domenica scorsa non devono essere una scusante davanti ad una gara troppo mediocre. Domenica ad Udine ci vorrà almeno il cuore, altrimenti per Beretta il benservito potrebbe essere dietro l’angolo.
Il tabellino di: LECCE – LAZIO 0-2
LECCE: Benussi, Polenghi (56’ Basta), Stendardo, Fabiano, Giuliatto (68’ Munari), Caserta, Edinho, Ariatti, Giacomazzi (46’ Vives), Cacia, Tiribocchi.
LAZIO: Muslera, Lichsteiner, Siviglia, Cribari, Kolarov, Brocchi, Ledesma, Matuzalem (90’ Dabo ), Foggia, Zarate (73’ Rocchi), Pandev.
Marcatori: 10′ Foggia, 50′ Kolarov.
Le pagelle del Lecce a cura di Reteluna.it:
BENUSSI 6
GIULIATTO 4,5
STENDARDO 5,5
FABIANO 5,5
POLENGHI 5
ARIATTI 5,5
EDINHO 6
CASERTA 6
GIACOMAZZI 5,5
CACIA 4,5
TIRIBOCCHI 6
VIVES 5,5
BASTA 6
MUNARI 5,5