LECCE | «Il Sindaco Perrone, come sempre quando viene punto sul vivo, parla d’altro. Potrei rispondergli nel merito rispetto alle sue invettive contro Provincia e Regione, ma quello che m’interessa è riportarlo alle vicende che interessano i cittadini leccesi». Sono le parole di Antonio Rotundo, consigliere dell’opposizione del Comune di Lecce. «La verità è persino banale: in campagna elettorale abbiamo entrambi promesso in caso di vittoria che non avremmo messo le mani nelle tasche dei cittadini in questo momento di grave crisi economica per le famiglie e per le imprese. Promessa che, una volta vinte le elezioni, lui si è bellamente rimangiato applicando un addizionale irpef che preleva dai leccesi oltre 8 milioni di euro all’anno di nuove tasse. A questo che è un fatto incontrovertibile si ribellano non solo i cittadini che plaudono alla nostra iniziativa e che stanno firmando in massa la petizione ma anche il suo vicesindaco On. Poli Bortone che ha apertamente contestato questa scelta, che aumenta in maniera considerevole la pressione fiscale per i cittadini leccesi. Tra l’altro – prosegue Perrone - con una mano il sindaco aumenta le tasse e con l’altra consente sprechi e spese inutili. Lo sanno i cittadini leccesi che i dirigenti del Comune di Lecce, solo per fare un esempio, sono stati autorizzati dal Sindaco all’ottenimento di 1 milione e trecentonovantatre mila euro di premi e indennità di posizione, ovviamente aggiuntivi alla retribuzione che già percepiscono? Non pensa il Sindaco che ciò appare agli occhi dei tanti nostri concittadini in grave difficoltà economica un privilegio intollerabile? Nei prossimi giorni – conclude Rotundo - metteremo a disposizione dei cittadini un numero di telefono e un indirizzo e mail affinché possano aiutarci a evidenziare sprechi ed inefficienze che pesano sulle finanze del Comune».