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LECCE | È all’insegna del segno più la quarta edizione di «Città aperte», il progetto di accoglienza nato nel 2006 per volontà dell’assessorato regionale al Turismo e coordinato sul territorio dall’Azienda di promozione turistica (Apt) con l’obiettivo di rendere accessibile tutto l’anno i siti e i beni architettonici e naturalistici di rilevanza turistica. Più chiese aperte, più itinerari selezionati, più escursioni programmate, più passeggiate nelle città (centri storici), nei parchi e nelle riserve naturalistiche, più benessere, grazie alle visite guidate alle terme di Santa Cesarea con escursioni nelle grotte, più attenzione e rispetto per l’ambiente. Ma anche più associazioni, enti, istituzioni, imprese, organizzazioni di categoria, aziende: in prima fila per far viaggiare un progetto che l’Università del Salento non ha esitato a definire «propedeutico a un Sistema turistico locale». Il programma per il 2009, che svela e rivela ai turisti anche il patrimonio locale più nascosto e inaccessibile, è stato presentato oggi alla Bit di Milano dalla commissaria dell’Apt di Lecce, Stefania Mandurino, nell’ambito del workshop sul «Sistema Puglia e le sue eccellenze attraverso gli eventi» promosso dalla Società «Eventi». Al centro dell’incontro, che ha visto la presenza anche dell’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio, i programmi di promozione sviluppati dagli enti pubblici e l’esperienza di «Città Aperte» nelle politiche di accoglienza e marketing territoriale. Nell’occasione, la commissaria ha reso noti i dati sui flussi relativi alla stagione 2008, che vedono la provincia di Lecce vantare, rispetto all’anno prima, un complessivo quanto straordinario + 9,5 per cento negli arrivi e + 6,5 nelle presenze. Forte l’incremento dei turisti italiani: + 10 per cento arrivi, + 5,8 presenze; e la presenza straniera: + 12,3 per cento, a fronte di un + 5 per cento di arrivi.
«È un risultato – commenta Mandurino – che ci riempie di orgoglio perché va oltre ogni più auspicabile previsione. Conferma il grande appeal del Salento anche a livello internazionale e contribuisce in maniera significativa a decretare il successo complessivo della Puglia, la cui performance è in controtendenza rispetto all’andamento nazionale. L’impegno che ora ci attende – continua la commissaria dell’Apt - è quello di confermare questo successo anche nel 2009, un anno che si annuncia delicato a causa della crisi economica congiunturale che ha colpito anche il nostro Paese. Questa difficile fase di transizione dovrà servire a riorganizzare il sistema, in modo da rendere i prodotti più competitivi sul mercato nazionale ed estero».
Salento meta sempre più appetibile, quindi. E - grazie all’accoglienza organizzata e guidata di «Città Aperte» - fruibile tutto l’anno. Per capire la portata del progetto e la sua incidenza anche nei processi di fidelizzazione dei turisti, basta dare un occhiata ai numeri della programmazione 2009: 117 escursioni in bus e con guida Per le vie del Salento, ovvero nei luoghi più e meno noti, alla scoperta dei Tesori svelati, partendo dalle località dove più forte è la presenza turistica; 18 itinerari (12 nel 2008) con l’obiettivo di mettere in risalto le specificità locali; 183 Passeggiate per città e Passeggiate con gusto (145 nel 2008) organizzate in ben 32 comuni della provincia; 166 escursioni nei Parchi aperti - di terra e di mare - (140 nel 2008). Anche quest’anno una parte del calendario delle escursioni è stato programmato in funzione degli orari della rete di trasporto locale a cura della Provincia di Lecce (Itinerari in Salento in treno ed in bus), rafforzata dall’iniziativa di Legambiente che, in collaborazione con l’assessorato ai Trasporti, mette a disposizione dei turisti 150 bici al fine di rendere più fruibile la visita alle città, secondo modalità ecocompatibili.
L’edizione 2009 presenta inoltre diverse sezioni nuove: Parchi sotto le stelle (sei escursioni con pernottamento in campi tendati e guide naturalistiche selezionate da Legambiente); Passeggiando in bicicletta (18 visite con guida fuori e dentro i centri storici); Percorsi di fede (18 escursioni in occasione incontri e manifestazioni di religiosità popolare, culti, riti e tradizioni gastronomiche); Paesaggi ospitali, ovvero 27 escursioni nelle Masserie didattiche riconosciute dalla Regione Puglia e 28 nei Laboratori del Paesaggio, Ecomusei e Laboratori di partecipazione urbana, nuovo fiore all’occhiello dei progetti in atto per valorizzare la cultura e la tradizione del mondo rurale e la tutela ambientale. E ancora: la sezione Musei Aperti (140 visite guidate alle collezioni permanenti dalla preistoria alla contemporaneità, in collaborazione tra l’altro con Università del Salento, che aprirà i musei didattici; e Terme Aperte, sette visite con guida alle terme di Santa Cesarea ed escursioni nelle grotte marine in collaborazione con Federterme e Comune.
In totale le attività programmate sono 580. «Un numero considerevole che – argomenta la commissaria Mandurino - testimonia come Città Aperte, agendo nel solco della programmazione turistica regionale, non solo ha portato alla luce il sommerso, ha esaltato tradizioni, sostenuto valori culturali, ma ha anche agito in termini di consapevolezza. Tutte le comunità locali sono state responsabilizzate a valorizzare le proprie risorse e a organizzarsi attorno alla grande rete dell’ospitalità tessuta con la straordinaria partecipazione dei Comuni e con il contributo prezioso di Pro loco, operatori culturali, cooperative giovanili, terzo settore e gli imprenditori del turismo e di altri settori strategici per l’industria delle vacanze». Tutte le attività saranno monitorate attraverso indagini di «customer satisfaction» (in collaborazione con l’Università del Salento), mirate non solo a conoscere l’opinione quali-quantitativa del turista sui servizi offerti, ma anche ad indagare su aspetti strettamente connessi ai beni (fruibilità, accessibilità, stato di conservazione, pulizia).
Ma la vera chiave di volta quest’anno sarà il ruolo di sentinella del paesaggio che sarà assegnato ai turisti (e alle loro guide) in visita alle aree naturali e protette e, più in generale, nei luoghi di valore naturalistico e paesaggistico.