GALLIPOLI | Torna la vittoria e torna anche il sereno. Il Gallipoli riassapora la posta piena dopo due turni (k.o. col Foligno e pareggio con la Juve Stabia), con un poker in rimonta sul Perugia (4-1) e consolida il suo primato in classifica che dura ormai da 9 turni. Alle spalle c’è un Crotone a due lunghezze di distacco. Messi da parte i recenti passi falsi, i salentini hanno innestato la marcia giusta, mettendo a tacere tutti coloro che ventilavano una possibile crisi. Dopo la partita, naturalmente al settimo cielo il presidente Vincenzo Barba, che ha ricevuto in dono dai tifosi della tribuna ovest una targa per i risultati conquistati alla guida della società giallorossa: «È bello ricevere questi attributi di stima e di calore dai propri sostenitori. Ed è ancora più entusiasmante vedersi premiare dopo un successo travolgente contro una squadra solida come il Perugia. Abbiamo un grande progetto costruito con il tecnico Giannini e il d.s. Dimitri. Sono due che non parlano di donne, ma pensano solo a fare risultati».
Mister Giannini invece sottolinea il ritorno al successo: «Penso che questa vittoria sia stata una piccola risposta a chi pensava a un calo della squadra. Abbiamo dimostrato di non essere in crisi. Non credo che questo Gallipoli meriti il continuo accostamento con la squadra della scorsa stagione. Quest'anno è un'altra storia e un'altra musica». Poi il tecnico sottolinea la doppietta di Ginestra: «Vi siete messi a ridere quando a inizio campionato ho detto che Ciro è il nostro Totti. È la verità. Ed ancora non è al cento per cento. Ma nella nostra squadra nessuno è indispensabile, neppure lui: si vince tutti insieme. L'esclusione di Molinari? È stata una scelta tecnica». Sprizza gioia anche il capocannoniere per eccellenza Ciro Ginestra, che con la doppietta al «Grifone» aggancia a quota 10 reti Clemente (Benevento) tra gli insulti dei suoi ex tifosi del Perugia e i cori di ovazione del pubblico salentino: «Più che la mia doppietta, l'importante è stato vincere contro il Perugia e di aver confermato il primato. I miei due gol? Sul primo c'è stato l'errore del portiere, ma sul secondo ho calciato bene la punizione. Dedico la doppietta a mia moglie Elisabetta, perché mi sopporta e perché sta per regalarmi una figlia».