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Invece, appaiono singolari le perplessità sollevate dal consigliere Maceri sull’effettiva destinazione del complesso turistico «Costa dei Cafari». La commissione urbanistica-ambiente ha infatti recepito proprio un emendamento presentato dallo stesso consigliere che andava nella direzione di «cementificare» quanto previsto dalle norme tecniche di attuazione del Prg vigente che, per quanto riguarda le aree di intervento di tale lottizzazione e rispetto alla pianificazione urbanistica comunale, sono classificate C 8 – zona di sviluppo turistico alberghiero comprendenti i comparti degli insediamenti costieri destinati prevalentemente allo sviluppo di strutture turistico residenziali a carattere prevalentemente alberghiero. In sintesi, nell’atto deliberativo approvato nei giorni scorsi è stato espressamente previsto, per ulteriore chiarezza sul concetto di vincolo di inalienabilità delle singole porzioni, che per quanto già ampiamente espresso nella delibera di adozione del Pue (Piano Urbanistico Esecutivo) i lotti destinati ad alberghi (indipendentemente dalla loro tipologia costruttiva), una volta realizzati, non potranno essere soggetti a cambio di destinazione d’uso. Lo stesso permesso di costruire, relativo alle singole strutture, prevederà l’impossibilità di alienare ovvero vendere singole porzioni del fabbricato così destinato e realizzato, a proprietari diversi e quindi frazionare l’intero complesso ricettivo così realizzato.