CAGLIARI | Caro Lecce, così non ci siamo proprio. Vanno riscontrati i meriti di un Cagliari super, ma questo Lecce va rivisto ovunque. I pareggi esterni di Torino e Bologna, conquistati ieri, rispettivamente a Roma con la Lazio e a Napoli sommati a quelli di Siena, Chievo e Reggina, complicano la classifica del Lecce di Beretta, unica squadra della zona calda a perdere.
Mai in partita, soprattutto nei primi 45’, dove il Cagliari ha dominato il match in lungo e in largo con Cossu, Fini e Conti scatenati lottatori, e con Jeda e Acquafresca lesti a procurarsi calci di punizione in ogni parte del campo. E il Lecce dov’è? Il Lecce sembra esser rimasto nel Salento. Difesa impacciata, fasce a corrente alternata e con cross che sanno ben poco di serie A, centrocampo con Zanchetta fuori forma e Ariatti impreciso e spesso anticipato. In attacco Castillo è un fantasma e Cacia forse nemmeno quello. Ottenere punti in Sardegna appare sin da subito un’impresa per gli uomini di Beretta.
Gli uomini di Allegri ci tengono a riscattare la brutta prestazione con l'Atalanta e tengono alti i ritmi. Al 7’ Jeda sbaglia una facile girata da posizione ravvicinata. Beretta piazza Giacomazzi in pressing su Conti e Edinho su Cossu, bloccando di fatto le due fonti di gioco dei sardi. Il Cagliari veloce nei tagli in orizzontale, non trova però spazi e non crea grosse palle gol in tutta la prima frazione, pur giocando molto meglio dei giallorossi. Al Lecce andrebbe bene così e il match diventa poco spettacolare. L’unico spunto del Lecce arriva al 23’ con Cacia e una debole rovesciata accompagnata a lato da Marchetti. Finiscono i primi 45’ sullo 0-0.
Si riparte, e dopo soli quattro minuti sugli sviluppi di un corner per i sardi, destro pazzesco al volo di Fini imparabile per Benussi: 1-0 meritato per il Cagliari. Beretta inserisce Tiribocchi che al 60’ scatta sul filo del fuorigioco e prova il diagonale di destro, ma Marchetti attento, respinge a terra. Il Lecce tenta il forcing, ma il Cagliari è pericoloso in contropiede. Entrano Papa Waigo e Papadopoulos per un Lecce a trazione anteriore. Al 76’ Pisano si immola su Tiribocchi a tu per tu con Marchetti salvando il risultato. Tra l’84’ e l’85’ il Cagliari sempre in contropiede ha due ottime occasioni, prima con Fini e poi con Cossu, e al 92’ Matri cincischia troppo sul pallone e l'azione sfuma. Ma per l’attaccante rossoblu l’appuntamento col gol è solo rimandato: passano due minuti e la difesa del Lecce, spinta in avanti si dimentica del giustiziere della Juventus, che con un tunnel a Benussi fa 2-0.
Ora il Cagliari ha 37 punti in classifica, settimo posto e -5 dalla Champions League. I rossoblù possono sognare, e con questo calcio spettacolo sognare è concesso. Il Lecce non solo perde un punto di vantaggio su sei dirette concorrenti, ma fa un passo indietro con il gioco, oggi mai visto. Domenica arriva a Lecce una Lazio affamata di punti. Il cammino si complica, in attesa del bel gioco.
Tabellino di: CAGLIARI-LECCE 2-0
CAGLIARI: Marchetti; Pisano, Bianco, Canini, Agostini; Fini, Conti, Parola (81' Lazzari); Cossu; Acquafresca (69' Matri), Jeda.
LECCE: Benussi; Polenghi (84' Papadopoulos), Stendardo, Fabiano, Giuliatto; Edinho, Zanchetta (61' Papa Waigo), Ariatti; Giacomazzi; Castillo (55' Tiribocchi), Cacia.
Marcatori: 49' Fini, 94' Matri.
Le pagelle del Lecce a cura di Reteluna.it:
BENUSSI 5,5
STENDARDO 5,5
FABIANO 5,5
POLENGHI 5
GIULIATTO 5
ZANCHETTA 5
EDINHO 6
ARIATTI 5,5
GIACOMAZZI 5
CASTILLO 4,5
CACIA 4,5
TIRIBOCCHI 6
PAPA WAIGO 4
PAPADOPOULOS 5