Data pubblicazione: 04/07/2008 | POLITICA
Uccella attacca Baldassarre (Pdl): «Stiamo creando un equilibrio di bilancio»
Il presidente di Società trasporti pubblici, Umberto Uccella, cita Raffaele Baldassarre (Pdl). E chiede di non criticare negativamente l'azienda, quando da parte sua si sta realizzando un risanamento e un equilibrio finanziario.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>LECCE</strong> | Non passano inosservate le
dichiarazioni del consigliere di Forza Italia, <strong>Raffaele Baldassarre</strong> in consiglio provinciale. Argomento oggetto del dibattito, seppur con
qualche riflessione critica, è la Società trasporti
pubblici. Per questo, <strong>Umberto Uccella</strong>, presidente di Stp con
sottolinea che Baldassarre sull'azienda è sempre molto
critico. «Non manca mai di citarci – dice – È come
se avesse una sorta di riflesso condizionato. Ogni volta che ha a che
fare con i problemi di una delle società in cui la Provincia
detiene un pacchetto azionario, non gli viene in mente altro se non
di richiamare “ciò che succede in Stp”. Non vorrei che,
ancora una volta, si cedesse all’istinto della propaganda. Vorrei
sapere, infatti, qual è il giudizio del capo dell’opposizione
a Palazzo dei Celestini sullo stato di una società che, pur
tra mille difficoltà, sta procedendo sulla strada del
risanamento finanziario e su quella del rilancio produttivo.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Spero che abbia notizia
dell’approvazione del Bilancio 2007 e spero che sappia anche che
l’impegno alla ricostituzione del capitale sociale fino a 2,5
milioni di euro non rappresenta l’ennesimo spreco verso un’azienda
decotta, ma il sostegno, in termini di liquidità, ad una
società che si avvia, seppur con fatica, ad un equilibrio di
bilancio. Perché, pur dinnanzi ad ulteriori preoccupanti
perdite di esercizio nello scorso anno, stiamo intervenendo sui
fattori strutturali che ne hanno determinato il deficit. Nel 2007, ma
anche nei primi quattro mesi del 2008, la riduzione dei costi per il
personale, per il consumo di carburante (malgrado il vertiginoso
aumento del prezzo del gasolio) e l’aumento di ricavi e proventi,
ci dicono che stiamo incidendo sulle cause fondamentali del
disavanzo.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E lo stiamo facendo, da un lato, senza
alcuna “macelleria sociale” e nel pieno rispetto dei contratti di
lavoro e, dall’altro, con una organizzazione del servizio, volta ad
eliminare gli sprechi e a combattere negligenze sedimentatesi nel
tempo. Stp può essere, davvero, un’azienda governata con
criteri industriali e gestita secondo una logica di mercato,
orientata ad affermare efficienza, convenienza ed economicità
delle scelte. D’altro canto, non c’è alternativa. Mancano
le basi materiali di un sostegno a piè di lista da parte di
una spesa pubblica ridimensionata e, dunque, estremamente più
selettiva e finalizzata. Perciò, il consiglio di
amministrazione in carica si è mosso in questo quadro di
compatibilità. E i risultati non mancano. Il Bilancio 2007
registra un recupero su quello precedente che si aggira attorno al 10
per cento dell’intero fatturato. Nel primo quadrimestre 2008, poi,
si evidenzia un dato che, da lungo tempo, non si otteneva. Il valore
della nostra produzione ne sopravanza i costi.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Si tratta, pertanto, di avere
introdotto elementi di forte qualità nella dinamica
economico-finanziaria dell’azienda e nell’organizzazione
funzionale del servizio. E questi ci consentiranno di giungere con
più fiducia all’appuntamento del 2010. Ecco, perciò,
perché chiedo che su Stp si pervenga ad un giudizio più
sereno ed equilibrato. E che si eviti di cedere alla vulgata
qualunquista che equiparerebbe Stp ad una sorta di “parastato”
costoso, improduttivo e clientelare».</p>