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UFFICIO RECLAMI
Data pubblicazione: 06/02/2009 | CRONACA
TAVIANO | Lavorava da 4 anni in nero senza dichiarare né Iva né ricavi
Rivendevano il carburante 550mila euro di frode.
In più evasione fiscale totale per 352mila euro
Coltivatore florovivaista evade il pagamento delle tasse. Si tratta di un imprenditore di Taviano, 63enne, non dichiarava i ricavi, e non versava l'Iva sul proprio reddito. Non faceva neppure la dichiarazione. Affari per 550mila euro sul carburante.

TAVIANO | Entrano in scena le fiamme gialle che dopo una serie di accurati e articolati controlli durati ben due anni, tra Taviano e Gallipoli, hanno portato alla luce un caso di evasione totale di tasse. L'uomo in questione è un soggetto 63enne di Taviano, che possedeva un'attività di coltivazione floristica in una serra del posto, e da quattro anni, precisamente negli anni 2001, 2003, 2004 e 2006 ha esercitato la professione in nero senza dichiarare né ricavi né Iva. L'evasore fiscale è stato scoperto dalla Guardia di finanza di Lecce e, con dati alla mano, avrebbe sottratto all'erario redditi per ben 320mila euro e avrebbe inoltre evaso l'Iva per circa 32mila euro. Ma non finisce qui. Infatti la sua posizione è stata aggravata dal fatto che l'uomo in collaborazione con due imprenditori complici, entrambi di Gallipoli, si occupava della rivendita del carburante destinato all'attività agricola sarebbe dovuto essere utilizzato esclusivamente per i macchinari che riguardavano la produzione di fiori e frutti in serra.

Ma in base alle successive accuse formulate, l'imprenditore di Taviano ed i due gallipolini avrebbero utilizzato solo una minima parte del gasolio acquistato. In una delle serre di Gallipoli, tra l'altro, i macchinari non sono neppure entrati in funzione, e la gran quantità di gasolio sarebbe stata utilizzata in altri modi e finalizzata alle abitazioni private per il riscaldamento. La maxi frode, ai danni dello Stato, è stata scoperta dall'ufficio delle Dogane di Lecce che, seguendo una linea di repressione delle truffe nel settore dei carburanti agevolati in esenzione di accisa per le coltivazioni sotto serra, hanno portato alla luce un'evasione pari a circa 550mila euro, ai quali si aggiungono 85mila euro di Iva che non era stata versata. Ed è scattata tempestivamente la denuncia alla Procura della Repubblica per l'imprenditore 63enne che fautore della frode. Attualmente l'uomo incorrerà in commissioni tributarie, l'Inps farà ulteriori accertamenti e l'uomo sarà pesantemente sanzionato. Oltre a dover restituire la somma fiscale evasa ad oggi, in più dovrà pagare un risarcimento per l'omessa dichiarazione dei redditi. (rob.z.)

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