di Paolo Franza
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>RUFFANO</strong> | Botta e risposta. Può
essere nominato così il modo in cui sta cercando di vederci
chiaro il Comune di Ruffano sul rinnegamento da parte del presidente
della Provincia, <strong>Giovanni Pellegrino</strong> all’utilizzo del logo e del
nome «Provincia di Lecce» per l’organizzazione della
lunga notte di San Rocco. Dopo la lettera aperta che <strong>Luigi Casarano</strong>,
assessore alle Attività produttive e commerciali del Comune di
Ruffano, e il sindaco <strong>Nicola Fiorito</strong> hanno pubblicato ieri, la
Fondazione San Rocco risponde anch’essa inviando una lettera aperta
firmata dal direttore della Fondazione, <strong>Vincenzo Corona</strong> e dal
presidente <strong>Pasquale Gaetani</strong>. La Fondazione inizia spiegando «di
volersi impegnare in un progetto culturale per la tutela del
patrimonio identitario delle nostre comunità, un bacino
territoriale unico e meraviglioso che si specchia nella storia
centenaria del culto e della tradizione di San Rocco di Torrepaduli,
con particolare riferimento alla «Danza delle spade»,
un’espressione qualificata e qualificante della nostra storia,
radicata nella memoria, nella lingua, nelle tradizioni,
nell’architettura, nei riti, nella vocazione all’accoglienza
turistica e interetnica delle nostre genti».</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">La Fondazione «Notte di san
Rocco, Pizzica, Tamburello e Scherma in Ronde» ha ricevuto
diversi riconoscimenti come l’Alto Patrocinio della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, del ministero dei Beni e delle Attività
culturali e della Provincia di Lecce, la quale, a seguito di un
ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio
provinciale e del diretto imprimatur del Presidente della Provincia
di Lecce, Giovanni Pellegrino, ha abbracciato per intero le finalità
culturali del progetto. Il Comune di Ruffano però, ha
preferito non aderire alla Fondazione, sottovalutandone l’importanza.
L’assessore Casarano ha più volte ribadito di non essere
stato mai contattato dalla Fondazione per la collaborazione da parte
del Comune, fatto però negato da Corona e Gaetani. Infatti, in
passato, più volte presidente e direttore si sono recati in
comune per parlare con gli organi competenti ma non essendo stati
presi in considerazione, hanno formalizzato per iscritto l’invito
all’amministrazione a partecipare alla Fondazione. Non è mai
giunta risposta, e per controllare meglio le veritiere affermazioni
dei dirigenti della Fondazione, è a disposizione il registro
protocollo del Comune di Ruffano. I responsabili della Fondazione non
hanno nessuna intenzione di guardare indietro, infatti chiedono
ancora una volta la collaborazione dell’amministrazione comunale.</p>