Data pubblicazione: 03/07/2008 | POLITICA
Mario De Cristofaro: «Niente acqua? Allora facciamo un acquedotto del Salento»
Il leccese Mario De Cristofaro, che segue un progetto politico a capo di un movimento chiamato «Salento Libero Regione», sottolinea che i militanti di Botrugno e San Cassiano scenderanno in piazza per risolvere il problema dell'acqua potabile.
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<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>BOTRUGNO e SAN CASSIANO</strong> | Dal
coordinamento del neo movimento politico «Salento Libero
Regione», il cui rappresentante è il leccese <strong>Mario De
Cristofaro</strong>, i militanti e simpatizzanti dei nuclei comunali di
Botrugno e San Cassiano sono pronti a scendere in piazza e a tutelare
in ogni altra sede i diritti dei cittadini ormai esasperati per
l’irrisolto e gravissimo problema costituito dalla mancata
erogazione dell’acqua potabile. A detta di <strong>Claudio Penza</strong>, dirigente
provinciale di Salento Libero Regione, «sono ormai molti anni
che i cittadini di questi ed altri comuni del Salento soffrono per la
carenza di acqua potabile e, tuttavia, il problema anziché
risolversi si è ulteriormente aggravato. Infatti – continua
l’esponente di Salento Libero – si è passati dalla
erogazione dell’acqua solo in alcune ore del giorno alla sua totale
mancanza per l’intera giornata, con la saltuaria apparizione di
qualche goccia in un paio di ore notturne. Ricordiamo agli
amministratori di istituzioni ed enti di qualunque livello che
l’acqua è un bene primario che appartiene a tutti e di cui
non si può assolutamente fare a meno, anche per evidenti
motivi di igiene pubblica e privata, collettiva ed individuale».</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">E poi conclude: «È
necessario, pertanto, porre fine con ogni mezzo e una volta per
sempre a questo scandalo – sottolinea Claudio Penza – che
rappresenta un altro esempio di disinteresse verso il Salento che
anche per questo noi vogliamo liberare dai lacci e lacciuoli
baricentrici e romanocentrici che ne frenano lo sviluppo». Dal
canto suo, De Cristofaro, nel ribadire la necessità della
nascita della regione Salento, assicura il pieno sostegno del
movimento a tutti cittadini che patiscono l’assenza di acqua
potabile e propone lo scorporo dell’attuale Acquedotto pugliese con
la conseguente istituzione dell’Acquedotto del Salento da sostenere
attraverso l’azionariato popolare e degli enti locali a cui
andrebbe affidata la gestione operativa.</p>