Data pubblicazione: 03/07/2008 | POLITICA
Vincenzo Barba (Pdl): «Antonietta De Pace sia oggetto di studio nelle scuole»
L'onorevole del Pdl, Vincenzo Barba, sottolinea l'importanza di divulgare nelle scuole la storia di Antonietta De Pace, la rivoluzionaria gallipolina che si distinse per il patriottismo, e i valori di libertà e indipendenza.
di Ilaria Greco
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><strong>GALLIPOLI</strong> | «Ripartiamo da questo
per restituire memoria ai grandi eroi della nostra terra». Così
si esprime il deputato del Popolo della Libertà, <strong>Vincenzo
Barba</strong>, in merito alla restaurazione del quadro raffigurante
Antonietta De Pace, rivoluzionaria gallipolina.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">In pochi conoscono la storia di questa
eroina e pochi sanno che nei moti rivoluzionari dal 1848 al 1870
Gallipoli si distinse per patriottismo e i suoi migliori cittadini
sacrificarono la libertà e anche la propria vita per la causa
dell’indipendenza e per l’unità della patria. Tra i tanti
nomi conosciuti vi è proprio Antonietta De Pace, a cui il
municipio le intitolò una via cittadina, una donna che nel
periodo dominato dai Borboni, si sacrificò per mostrare alle
altre donne la strada verso la libertà e l’indipendenza.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Per il suo patriottismo il Comune di
Gallipoli chiese al Marciano il ritratto ad olio di Antonietta,
dipinto dal Sogliano. Il quadro che la raffigura è attualmente
esposto al museo civico «Emanuele Barba», accanto ai
ritratti del nipote Francesco Valentino e di Antonio De Pace, zio di
Antonietta ed insigne astronomo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"> </p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Vincenzo Barba esprime la sua
commozione e invita a divulgare nelle scuole la storia salentina
affinché, oltre a fornire una conoscenza culturale e storica,
gli eroi del tempo diventino esempio e modello anche per i giovani
d’oggi. Per questo sottolinea: «Ogni qualvolta mi ricapita di
leggere la storia di Antonietta De Pace, alla quale la città
di Gallipoli si onora di aver dato i natali, mi commuovo. Perché
la sua è la storia di una figura eroica che tanto ha fatto per
il nostro Paese e che, purtroppo, come tante altre vicende
risorgimentali, non è ancora ben conosciuta, studiata e
divulgata. Credo che non avere conoscenza né memoria dei figli
migliori della nostra terra, dei suoi personaggi più eroici,
delle figure che hanno costruito la nostra storia e alle quali più
di tutte dobbiamo essere grati sia una grave pecca culturale alla
quale è necessario porre rimedio in tempi brevissimi
diffondendo, soprattutto nelle scuole, una riscoperta più vera
e più autentica dei grandi personaggi del nostro territorio
sia da un punto di vista storico, sia da un punto di vista sociale,
che da un punto di vista dell’identità di una comunità
cittadina, che ha il dovere morale di guardare ai suoi eroi per
trarne esempio, beneficio e grandi auspici.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">Mi auguro che occasioni come questa del
restauro di un quadro o, ogni altro tipo di manifestazione
storico-culturale, siano d’auspico per togliere un po’ di polvere
alla memoria a volte un po’ troppo annerita delle personalità
che hanno contribuito allo sviluppo dell’Italia».</p>