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GALLIPOLI | Il Gallipoli anti-Foligno è ben rodato, pronto per confermarsi protagonista assoluto del girone B. Domenica, innanzitutto, c'è la compagine umbra da battere (nel recupero del match rinviato la scorsa settimana), poi un Benevento da scalzare nuovamente a meno quattro punti. Servirà un Gallipoli scaltro, aggressivo e molto attento, capace di dimostrare che questa sosta di quasi 14 giorni non ha provocato «danni». Per quel che riguarda la formazione, in difesa il tecnico Giannini lamenta l'assenza del capitano Antonioli (squalificato) e toccherà sostituirlo molto probabilmente a Bonatti. Ancora fermo Mele, permane invece qualche dubbio sulle condizioni di Ginestra, che s'è allenato in settimana a scartamento ridotto, osservando più di qualche riposo precauzionale. Dovrebbe rientrare in tempo l'africano Sissoko, recatosi in permesso ad Udine per parlare del suo futuro e delle richieste giuntegli da Arezzo. A proposito di mercato, il portiere Spina è stato ceduto all'Oradea (serie B romena). Alla vigilia della partita in terra umbra, tocca al patron Vincenzo Barba prendere la parola e tenere tutti con i piedi per terra.
Ritornello udito spesso da quando la compagine ionica volta così in alto: «È ancora troppo presto per abbandonarci alle gioie, perché ancora non abbiamo fatto nulla - afferma il 56enne numero uno ionico -. La strada è quella giusta, ma dobbiamo andare avanti con cautela. Ed in questo mese di febbraio parte da Foligno la nostra corsa e chissà che non possa esserci un allungo sulle rivali. Ma dobbiamo continuare a vantare la spinta dei nostri splendidi tifosi, che sono il nostro dodicesimo uomo in campo». Barba, presidente del Gallipoli dal 2002 (capace di portare i giallorossi dall'Eccellenza sino alla C1 e di mettere in bacheca la Coppa Italia di serie C nel 2006), mette però da parte le frasi di circostanza quando si tratta di parlare del suo ambizioso progetto, del rinomato «B come Barba».
«C'è tanta soddisfazione nel vedere concretizzarsi un progetto stilato diversi anni fa - puntualizza il petroliere ionico, anche deputato nelle file del Pdl -, vediamo quei contorni di un obiettivo storico, per cui abbiamo lavorato giorno e notte con grande entusiasmo. Operazioni sul mercato prima della chiusura di lunedì? Valutiamo qualche altra pedina. Ma solo per le esigenze di allungare la panchina e magari rimpiazzare quegli elementi in partenza che in questo momento da noi non trovano spazio». A promozione conquistata, con tutti gli scongiuri del caso, si potrà pensare all'annoso problema stadio di quel «Bianco» troppo sconcertante per esser vero: «Dopo il passaggio in B, vorrà dire che avremo la condizione e la capacità di poter assolvere anche a questo piacevole impegno. Come minimo andremo a rimodernare la struttura attuale del Bianco. E poi passeremo alla costruzione di uno stadio più consono alla categoria che speriamo di agguantare. Il mio desiderio dopo il primo mese di questo 2009? Voglio che il Salento festeggi in primavera la salvezza del Lecce in A e la promozione del Gallipoli in B».